"Atteggiamento diffamatorio", lettera aperta all'assessore Buscemi di una lettrice

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 5 Gennaio 2019

Continua, a colpi di accuse e controaccuse, la querelle epistolare tra la cittadina Romina Romiti Caroti e l'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Andrea Buscemi.

Dopo le critiche mosse all'assessore pisano (leggi qui: "D'Annunzio Pisano": lettera aperta all'assessore Buscemi) e la risposta di Andrea Buscemi (leggi anche: Buscemi replica alla lettera aperta di una cittadina), qua di seguito pubblichiamo la nuova lettera giunta in redazione.

 

"Devo evidenziare che il sig. Buscemi, nella sua replica, ha avuto un atteggiamento diffamatorio nei miei confronti, definendomi come persona che si presenta sotto falso nome: “sedicente” è chi si attribuisce un nome arbitrariamente, il mio è iscritto all'anagrafe.

Non rispondo perché turbata dall'attacco personale, del tutto prevedibile e al quale sono totalmente disinteressata, ma per senso civico, affinché le istituzioni comprendano non sono una oligarchia di potere gerarchico, ma un organo che amministra democraticamente la cosa pubblica facendo le veci dei cittadini tutti e col dovere di rispettarli.

L'atteggiamento denigratorio del sig. Buscemi nei miei confronti contribuisce a confermare il profilo descritto negli atti giudiziari che lo riguardano, cioè un uomo maltrattante che ha compiuto un reato di condotta persecutoria: anche in questa circostanza si rivela come uomo violento, che tende a svalutare il femminile, soprattutto quando viene criticato.

Il sig. Buscemi replica le modalità della comunicazione manipolatoria che gli sono abituali: non potendo in alcun modo giustificare il suo conflitto di interessi, oggettivo e reale, svia l’attenzione dell’uditorio dal suo comportamento a chi ha fatto la denuncia, infamandomi e svilendomi. Non solo, addirittura negando la mia esistenza.
D'altronde, come già diceva Leopardi, “Il genere umano non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina”
Io semplicemente dichiaro ciò che è evidente a chiunque. L’assessore ha dato un ruolo alla sua compagna, che non passava di lì per caso, esercitando un comportamento clientelare, indipendentemente dal fatto che la signorina sia stata pagata o no.
Il sig. Buscemi continua a non rispondere del suo comportamento, ma reagisce con l’attacco personale, secondo le tipiche reazioni del comportamento del bullo; dimostra scarsa capacità di contenimento sul piano emotivo e una scompostezza di toni inadeguata al ruolo.

Il Sindaco Conti deve rispondere del conflitto di interessi dell’assessore, affinché non si ripeta nelle future occasioni. Il Sindaco avrebbe, inoltre, responsabilità di richiamare l’assessore a moderare la sua arroganza maleducata, perché manca di rispetto verso i cittadini tutti e svilisce ulteriormente la sua già compromessa credibilità istituzionale.

Io, come tutti i concittadini, stipendiamo l'assessore, il sindaco e la giunta che lo sostiene: loro lavorano per noi e siamo il loro datore di lavoro, ed è giusto evidenziare se lavorano male, cioè se si attivano particolarismi, condotte sprezzanti delle basilari norme etiche, abusi di potere, e in generale un mal costume politico, che purtroppo l’assessore ha già dimostrato abbondantemente in sei mesi dalla nomina.

Il Sig. Buscemi in una azienda privata sarebbe già stato licenziato.

Romina Romiti Caroti"

redazione.cascinanotizie