Biondi (PD): Il Comune di Pisa non investe sul canottaggio pisano, visti i risultati"

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 4 Giugno 2023

Marco Biondi, del PD interviene dopo la netta sconfitta della barca pisana nella Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, mettendo l'accento sul mancato investimento nel settore del canottaggio pisano da parte della Giunta Conti

Questo il comunicato integrale

Quella di ieri è l’ennesima disfatta per il nostro galone rosso, responsabilità della sconfitta che non va ricercata tra gli atleti che sono saliti sull’imbarcazione, a cui va comunque il nostro ringraziamento, ma che va ricercata in politiche insufficienti di valorizzazione del canottaggio pisano e delle sue strutture negli ultimi anni.
Negli ultimi anni per il canottaggio pisano non è stato fatto assolutamente niente e le sedi delle varie associazioni versano in condizioni precarie ed indecorose. Gli interventi sulle strutture comunali date in concessione alle società sono stati praticamente nulli e i contributi sporadici e insufficienti.
La città di Pisa è storicamente legata all’elemento acqua, inteso sia come fiume sia come mare. L’acqua ha rappresentato per Pisa l’aspetto principale della sua storia come repubblica marinara. Il rapporto tra il fiume Arno e la città si è nel tempo deteriorato, senza più una vita in simbiosi, di continue relazioni e con sporadici contatti.
La città di Pisa partecipa assieme a Genova, Venezia e Amalfi alla regata delle antiche repubbliche marinare, rievocazione storica, istituita nel 1955 con lo scopo di rievocare le imprese e la rivalità delle più note repubbliche marinare.
In città vi sono quattro società che collaborano con il Comune di Pisa nell’organizzazione del palio di San Ranieri e che costituiscono un importante bacino nel quale pescare gli atleti che partecipano alla regata delle antiche repubbliche marinare. Tranne per quando riguarda la barca rossa che ha sede sul lungarno Guadalongo, presso la struttura dei vigili del fuoco, le altre sedi sono in condizioni precarie, indecorose e non adeguate ad una città che ha una tradizione e storia importante con l’acqua e il fiume.
Dal 2018 l’imbarcazione di Pisa su 6 partecipazioni alla regata delle antiche repubbliche marinare è arrivata 5 volte ultima e 1 volta penultima, evidentemente la città non è stata in grado di creare un ricambio generazionale per chi sale sull’imbarcazione e non è stata in grado di sviluppare e sostenere adeguatamente le società che praticano gli sport sull’acqua. Soltanto investendo risorse nelle strutture delle società ed incentivando l’attività sportiva legata al fiume si può creare una nuova generazione che porti avanti il nome di Pisa nelle manifestazioni storiche  e negli sport sull’acqua.
In questi anni vi era la possibilità di investire ed impegnare delle risorse per riqualificare le sedi delle associazioni di canottaggio, tra cui quelle che collaborano nell’organizzazione del palio, purtroppo niente è stato fatto, si è preferito concentrarsi nella realizzazione di costumi storici e valorizzare l’aspetto esteriore mettendo in secondo piano il lato competitivo e di supporto alle associazioni di canottaggio.
Mi chiedo quale strategia si stia adottando, si pensa solo all’aspetto folcloristico?
Tanto vale d'ora in poi partecipare soltanto alle sfilate visto che si pensa soltanto ai costumi( tra l'altro riprodotti in malo modo non seguendo i disegni originali).
Nella precedente legislatura più volte ho chiesto con ordini del giorno maggiori investimenti sulle strutture e sostegni alle associazioni, richieste costantemente bocciate dalla maggioranza.
Il Comune vuole investire circa 500.000 euro per uno scalo alla Cittadella e non è in grado di intervenire sulle sedi di sua proprietà date in concessione alle associazioni del canottaggio.
Grazie ai fondi del PNRR il Comune di Pisa aveva l’opportunità di progetti di riqualificazione di immobili e di realizzazione di nuove strutture, ma anche sotto questo aspetto non sono stati portati avanti progetti adeguati.
Non è accettabile come è stato per la penultima regata delle antiche repubbliche marinare, svoltasi a Pisa, ospitare gli equipaggi di Venezia, Genova e Amalfi in strutture precarie, baracche di lamiera, insicure, alcune anche senza illuminazione, elettricità e spogliatoi, che immagine della città lasciamo anche ai visitatori e ai nostri ospiti? In queste condizioni come può anche una famiglia decidere di far avvicinare i propri bambini agli sport sul fiume.
Soltanto con investimenti sulle strutture e sulle sedi possiamo creare le basi per far tornare interesse attorno al canottaggio per i giovani pisani e per avere un galeone rosso competitivo che torni a vincere, vittoria che ormai manca da 13 anni.
Se non si comprendono queste necessità tra 5 anni il canottaggio a sedile fisso  pisano sarà  finito.

 

redazione.cascinanotizie