Caos AVR, Galletti (M5S) parla di situazione inaccettabile

Politica
Cascina
Venerdì, 25 Ottobre 2019

 «Situazione lavorativa inaccettabile, siamo dalla parte dei lavoratori». Galletti prende posizione nella vicenza AVR

Nonostante la vicenda AVR, almeno questa volta, si sia conclusa positivamente, con il pagamento degli stupendi (leggi qui), da parte di Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, arriva  la solidarietà ai lavoratori dell'azienda che si occupa di raccogliere i rifiuti in diversi comuni della provincia di Pisa.

«La situazione dei lavoratori AVR che prestano servizio nella raccolta dei rifiuti continua a essere inaccettabile, afferma Galletti. Il mancato pagamento dello stipendio e i vari ritardi nell’erogazione degli stessi – pare che i primi bonifici arretrati siano stati accreditati dopo la protesta dei giorni scorsi – giustificano assolutamente la protesta dei lavoratori. Oltre a ciò gli operai denunciano ormai da troppo tempo di svolgere i loro turni con mezzi inadeguati e in condizioni di grave insicurezza. Nell'incontro con alcune rappresentanze dei lavoratori, a cui partecipai nel mese di aprile, mi furono sottolineati questi problemi, e poco tempo dopo sottoscrissi una mozione in Consiglio regionale.

«Alla Regione, prosegue la consigliera pentastellata, chiedemmo di attivarsi con i comuni di Pisa e Pontedera, soci di maggioranza di Geofor, affinché all'interno del prossimo bando di affidamento dei servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana, venisse preso come unico riferimento il contratto nazionale di lavoro del settore; condizione necessaria per superare quella disparità di trattamento tra personale che svolge stesse mansioni seppure con inquadramento e salario diversi».

«Occorre maggiore attenzione nei riguardi di questi lavoratori: è da oltre un anno che i lavoratori sono in stato di agitazione senza che l’azienda o i comuni interessati abbiano mostrato un vero interesse nel risolvere la questione salariale, per la quale giustamente i lavoratori protestano», conclude Irene Galletti.

massimo.corsini