Cascina: ponti a rischio, divieti e viabilità alternativa

Cronaca
Cascina
Martedì, 27 Giugno 2017

Dopo decenni di mancata manutenzione tutti i nodi vengono al pettine e a doverli sbrogliare sono chiamati Comuni, Provincia e Prefettura.

E’ la fotografia che il Vicesindaco di Cascina, Michele Parrini, ha evidenziato durante una conferenza stampa sulla situazione della sicurezza dei ponti sul proprio territorio.

Situazione che dire precaria è usare un eufemismo e che coinvolge direttamente o indirettamente molti altri comuni dell’area: Crespina-Lorenzana, Vicopisano, Calcinaia, San Giuliano Terme e Piisa.

Già sapevamo del prossimo intervento sul ponte tra Caprona e Zambra che a breve dovrà essere del tutto chiuso per lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza, così anche di quello tra Cascina e Lugnano che necessità di una manutenzione più che straordinaria.

Sulla vocenda, nei giorni scorsi, si sono tenuti incontri con la Prefettura che ha  compreso la difficile situazione a cui si sta andando incontro.

Ma entriamo nel dettaglio di quello che accadrà nelle prossime settimane

  • Ponte sullo Scolmatore in località Palmerino: riscontrate problematiche importanti e per questo motivo la Prefettura ha ordinato che venisse chiusa la corsia lato valle  con senso unico alternato, divieto di passaggio di mezzi superiori ai 35 quintali e velocità massima consentita 30 km orari.
  • Ponte di Via di Corte (struttura che collega Cascina a Lavoria) a breve entrerà in vigore un’ordinanza del Comandante della Polizia Municipale di Cascina che vieta il passaggio a mezzi con peso superiore ai 35 quintali e la velocità massima consentita sarà di 30 km orari.
  • Ponti sull’Emissario (quelli che insistono sulla strada dell’Arnaccio), dovrà essere fatta una verifica approfondita sullo stato di salute considerando che la loro età si aggira sui 70 anni e mai hanno avuto interventi consistenti di manutenzione. Qui il problema, come spiegato dal Vicesindaco, è capire di chi sia la competenza, ricordando che furono costruiti in contemporanea con la realizzazione dell’Emissario, del Consorzio 4 Basso Valdarno, del Comune di Cascina, della Provincia? Fatta la verifica che costa 15.000 per ogni singolo dei 7 ponti presenti verrà valutato il tipo di intervento e chi dovrà accollarsi la spesa.
  • Ponte di Lugnano, qui la Provincia aveva già previsto un consistente intervento insieme a quello di Caprona. Ma pare che le problematiche siano più consistenti di quelle previste, ci sono criticità strutturali che dovranno essere attentamente valutate e se confermate rischiano di portare alla chiusura di un senso di marcia. Per adesso, a breve, sarà emanata un’ordinanza che vieta il passaggio di mezzi con portata superiore ai 35 quintali e la velocità massima consentita sarà di 30 km orari.
  • Ponte di Caprona, a breve sarà chiuso per circa 4 settimana, probabilmente a partire dalla prima settimana di agosto.

Vista la grave situazione (che per altro riguarda la maggior parte dei ponti presenti sul territorio provinciale, circa 400) la Prefettura si è impegnata a contattare, per un intervento, anche finanziario, sia la Regione Toscana che il Ministero delle Infrastrutture.

Intanto il Comune di Cascina si sta attivando per preparare e posizionare la cartellonistica stradale ed essendo il Comune capofila della vicenda si impegna, per due settimana, a mobilitare i volontari delle tante associazioni del territorio, sia quelle legate alla Protezione Civile che altre, per svolgere il compito di informazione direttamente sul campo. Ci saranno dei punti di informazione in prossimità dei ponti interessati dai divieti, attivi 24 ore su 24 e per circa due settimane, in modo da far conoscere a tutti i camionisti, soprattutto, quale sia la situazione e quale  è la viabilità alternativa.

E proprio sulla viabilità alternativa nasce un altro problema. Infatti la gran parte del traffico pesante (camion, tir, ecc.) dovranno, a questo punto, utilizzare il ponte che si trova nel territorio di Calcinaia e seguire la Vicarese, nel territorio di Vicopisano, per poter raggiungere le zone industriali o ad esempio la fabbrica della Uliveto. Tenendo conto che dal ponte di Via di Corte transitano, giornalmente, circa 1.000 camion e/o autoarticolati.

(in foto la mappa dei ponti a rischio sul territorio cascinese)

luca.doni