Caso Laurora: opposizioni in rivolta, intervenga anche Mattarella

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 31 Gennaio 2019

Le mancate dimissioni del consigliere della Lega Manuel Laurora indignano le opposizioni che invocano anche il ricorso al Presidente della Repubblica

Fa discutere, e non poteva essere altrimenti la decisione di Manuel Laurora di non rassegnare le dimissioni da consigliere comunale, ma semplicemente di dimettersi dal gruppo della Lega, per andare a formare il gruppo misto, dopo aver mancato di rispetto al minuto di silenzio per ricordare l'olocausto.

Parla di promozione a capogruppo, Ciccio Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile) che invoca anche l’intervento del Presidente della Repubblica. «Il sindaco Conti e i partiti della maggioranza che governano la città stanno dimostrando ogni giorno di più un orientamento politico e culturale incompatibili con uno stato democratico e vergognoso per le istituzioni repubblicane, afferma Auletta. Il consigliere leghista Laurora oltre il gravissimo comportamento tenuto in Consiglio comunale lo scorso 29 gennaio, oltraggiando il minuto di silenzio richiesto in memoria delle vittime della Shoah, pronuncia parole ignobili dichiarando alla stampa che il Mein Kampf, indicato come libro preferito sulla sua pagina facebook, andrebbe letto a scuola. Non si tratta di un’operazione culturale di conoscenza del nazismo per evitare che i suoi orrori si ripetano: è evidente che qui si prova a diffondere una fascinazione del nazismo (folle ma interessante, sostiene Laurora) e del fascismo, che se non «applicato alla dittatura» (!) ha fatto «alcune cose per bene» (!!!). È questa la cultura di chi combatte la costruzione della Moschea, una cultura intollerante e nostalgica di ideologie sconfitte dalla storia e antitetiche rispetto ai valori democratici della nostra RepubblicaE per tutto ciò Laurora viene “premiato” dalla maggioranza e dal sindaco con un accordo vergognoso. Infatti né Conti né i partiti che lo appoggiano chiedono le sue dimissioni ma anzi concordano una operazione che prevede la fuoriuscita di Laurora dal gruppo della Lega e la formazione di un proprio gruppo "ll popolo decide" che sostiene la Giunta. Da ora, quindi, Laurora è anche un capogruppo del Consiglio comunale di Pisa – che tra le altre cose nominerà i suoi uditori nelle commissioni - e il suo gruppo diventa la quinta gamba della maggioranza insieme con Lega, Fratelli d'Italia, Pisa nel Cuore e Forza Italia».

«Gravissimo è quindi il comportamento del sindaco Conti e di tutti i partiti della destra che così legittimano e sostengono la presenza in consiglio comunale di personaggi che portano avanti posizione negazioniste, antisemite, omofobe e islamofobe, affonda Ciccio Auletta. Laurora è d’altronde il primo paladino della crociata contro la realizzazione della moschea a Pisa e quindi Conti e la maggioranza non si vogliono privare del sostegno di questo pezzo della destra per fargli continuare a condurre il pezzo più becero della campagna contro la comunità islamica nella nostra città».

«Noi non permetteremo che tutto ciò si realizzi: Laurora non può e non deve più sedersi in Consiglio comunale, conclude il rappresentante di Una Città in Comune. Proprio per questo oggi pomeriggio, come prima iniziativa, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella, chiedendo un suo intervento di censura su comportamenti evidentemente incompatibili con la funzione della rappresentanza democratica».

Dura anche la posizione del Partito Democratico che dopo aver appreso dai giornali che il Consigliere Laurora decide di rimanere in Consiglio fondando un proprio gruppo "il popolo decide", giudica inaccettabile che una persona che rinnega le istituzioni e i principi democratici possa continuare a sedere su quei banchi. Il PD rinnova la richiesta di dimissioni immediate. Intanto quest’oggi i consiglieri Matteo Trapani e Marco Biondi non parteciperanno alla seduta della prima commissione se Laurora sarà presente. È inaccettabile, afferma il PD, condividere con certi personaggi qualunque percorso istituzionale.

Infine interviene anche Alessandra Nardini, consigliera regionale del Partito Democratico: «ho letto l'intervista del Consigliere Laurora e mi sono trovata nella condizione dell'animale selvatico che, attraversando la strada, si ferma a fissare i fari dell'auto che incombe: non riuscivo a distogliere lo sguardo, pur sapendo che andavo incontro a qualcosa di molto brutto e pericoloso. D'altronde l'autore è il medesimo con cui ho già avuto uno scontro per la sua dichiarata repulsione verso i baci tra omosessuali. Insomma, ho letto e ho così vissuto un'esperienza di tale straniamento, che nemmeno la bella mostra sul Surrealismo di Palazzo Blu può donare. Mi sono immersa in un racconto dove il Fascismo delle idee è diverso da quello delle opere, dove il Mein Kampf è un libro educativo e dove il Consigliere è così audace da coniare addirittura parole nuove: a lui dobbiamo infatti l'introduzione del termine "cittadinofobo", come sinonimo di amico degli islamici, "islamofilo" per l'appunto. A ciò si aggiunge la candida scusa di una partecipazione del tutto inconsapevole ai lavori del Consiglio, a cui si deve il mancato alzarsi al momento della commemorazione dell'Olocausto. Un quadro, insomma, capace di far preoccupare storici, linguisti e psicologi in un colpo solo. E, più modestamente, la sottoscritta, la quale si chiede: bene le apprezzabili prese di distanza della Lega e del Sindaco Conti, ma Laurora continuerà a fare formalmente parte della maggioranza? Il Sindaco Conti ha intenzione di continuare a utilizzare il voto di chi esprime e ribadisce concetti così antitetici rispetto alla nostra Costituzione? Se così fosse, al di là dello smarcarsi soltanto a parole, nella pratica cosa avrebbe fatto il Sindaco per separare il proprio profilo politico da un messaggio non solo politicamente così delirante? Per il bene delle cittadine e dei cittadini, da "cittadinofila" mi auguro una scelta di campo netta del Primo Cittadino e un recupero di lucidità e di equilibrio da parte del Consigliere».

 

redazione.cascinanotizie