Cerrai della Croce Rossa: se necessario utilizzeremo lo stabile a S. Anna per i profughi

Cronaca
Cascina
Venerdì, 15 Luglio 2016

 “Un Sindaco, al di là delle proprie posizioni politiche, di quanti lo hanno votato, deve assumere il ruolo di primo cittadino di tutta la comunità, non solo di chi lo ha eletto, …..” sono le parole di Antonio Cerrai, Presidente della Croce Rossa di Pisa, intervistato dalla redazione di Punto Radio, a seguito della lettera che ha inviato alla Sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi, in relazione all’acquisizione dell’ex albergo “Villa Guelfi” in località S. Anna, dove, in caso di necessità, potrebbero essere ospitati nuovi profughi.

Potete ascoltare l'intervista completa allegata in audio.

Presidente, nella lettera inviata alla Sindaca afferma che ospiterà i profughi , nel caso ce ne fosse la necessità,  anche nella struttura di S. Anna.

Sta nella nostra possibilità, solo in ultima istanza se ce ne fosse necessità la utilizzeremo. Anche oggi sono arrivati altri 12 profughi, noi cerchiamo le soluzioni migliori per poter dare una risposta a questa emergenza.  Ci sono grandi numeri che poi vengono ripartiti in base a questi numeri, Cascina rappresenta il 25% degli abitanti della provincia e in percentuale potrebbe ospitarne altrettanti. Non è che noi vogliamo andare ad intaccare le politiche locali degli amministratori, noi rispondiamo ad un compito istituzionale che stabilisce la legge e come tale siamo obbligati a farlo per il ruolo che abbiamo. Non vogliamo aizzare polemiche.

A breve acquisirete definitivamente l’ex albergo di S. Anna, quale sarà la sua destinazione: accoglienza profughi o anche altro?

Alla fine di luglio dovrebbe essere tutto a posto. La discussione su questo progetto l’abbiamo iniziata da tempo, al di là dell’emergenza profughi. Noi pensiamo di usare la struttura per  farci un centro di riabilitazione, un’esigenza di cui si sente l’esigenza sul territorio. Potrebbe anche ospitare un centro anziani, una volta acquisita la proprietà studieremo tecnicamente quale potrebbe essere la soluzione migliore, in funzione anche delle esigenze che scaturiscono dal territorio. Se nel frattempo ci fosse un’emergenza a cui non riusciamo a rispondere con altre strutture, la utilizzeremo. Ad esempio abbiamo recentemente individuato un luogo sul Viale D’Annunzio a Pisa insieme alla Società della Salute che sarà adibito all’accoglienza migranti. Non è che noi vogliamo per forza portare i profughi a Cascina, noi  lavoriamo per dare accoglienza, è un principio di umanità a cui non deroghiamo, è fondamento dell’esistenza della Croce Rossa. Noi vogliamo collaborare con le amministrazioni locali.

Avete dato anche la disponibilità di ospitare famiglie cascinesi in emergenza abitativa.

Infatti, ad esempio a San Giuliano Terme in una struttura dataci in comodato gratuito dal Cottolengo abbiamo ospitato cittadini italiani, pisani che dormivano anche in auto, addirittura ad una persona abbiamo poi offerto un contratto di lavoro. Nell’insieme il sistema sociale può reggere se si abbassano i toni, se si cerca la soluzione migliore che non è quella io contro te, te contro me, bisogna trovare sempre qualcosa per, contro non esiste nel vocabolario della Croce Rossa.

Una critica che spesso viene rivolta a chi si occupa dell’accoglienza è che si arricchiscono con gli immigrati?

E’ una bufala, noi abbiamo già affrontato la questione emergenza profughi negli anni dal 2011 al 2013 e complessivamente abbiamo rimesso 100.000 euro che abbiamo dovuto coprire con altre risorse e all’epoca davano un contributo di 46 euro a migrante, oggi 35 che ricordiamo possono essere spesi solo per questa tipologia di attività.

Vogliamo ricordare anche, e purtroppo è una notizia che passa in secondo piano, che la struttura, ora in stato di abbandono, sarà restituita alla comunità, ai cittadini di Cascina.

Si, infatti Croce Rossa non fa attività commerciale, tutto ciò che fa anche in forma di investimento lo fa riversando servizi al territorio e le Amministrazioni dovrebbero essere contente, perché gratuitamente si trovano un beneficio per i propri cittadini, è un servizio che a spese nostre mettiamo poi anche a disposizione se qualcuno ci volesse fare attività. E’ lo sforzo di persone, volontari che mettono a disposizioni un servizio per la collettività.

Quindi dovrebbero vedere di buon occhio questa “ristrutturazione”.

Ma senta, il mio pensiero personale magari non è in linea con quello della Sindaca di Cascina, ma svolgo questo compito da volontario e rispetto il pensiero politico della Sindaca Ceccardi che dice di aver fatto una campagna elettorale affermando determinate cose, i cittadini l’hanno votata e lei risponde si a quegli elettori ma lo si deve fare contemperando le esigenze politiche con la gestione della cosa pubblica, il Sindaco è Sindaco di tutti, non solo di coloro che l’hanno votata.  

luca.doni