Ciao Sandrino

Cronaca
Cascina
Lunedì, 16 Novembre 2020

San Frediano piange la scomparsa di Alessandro Sighieri. Un pezzo di storia cascinese che se ne va. Oggi l'ultimo saluto alle 16

Nel 1912 il nonno dette il via ad un’attività che i suoi successori hanno portato avanti con grande successo fino ad ora. Iniziò lui, poi il figlio Isario ed i nipoti Sabino e Sandro. Furono proprio loro che negli anni ’60 cominciarono ad andare in giro coi loro carrettini nelle varie frazioni del paese per vendere i gelati ai bambini (ed anche ai più grandicelli). I tre si erano suddivisi in modo pacifico il territorio: Isario serviva la zona di Cascina ed Uliveto, Sabino la zona di Sant’Anna, San Giorgio e San Lorenzo, Sandro la zona di San Frediano e Marciana. I loro campanellini erano una gioia per tutti i bambini che aspettavano con ansia quel suono.

Poi sono cambiati i tempi, Isario è morto e Sabino e Sandro hanno lasciato le loro attività ai figli che hanno però preferito il negozio fisso invece dei carrettini. Così Sabrina ha preso il posto del padre Sabino nella gelateria di San Frediano, mentre Sandra e Matteo ne hanno aperta una nel centro storico di Cascina.
Qualche anno fa, nel 2015, è deceduto anche Sabino; ora se ne è andato anche Sandro, per tutti “Sandrino”.

Sandrino aveva ereditato dal babbo Isario, oltre alla passione del gelato, anche un’altra grande passione: quella del tifo per la Juventus. A San Frediano probabilmente è stato uno dei più sfegatati tifosi juventini, lui e Don Franco Nannipieri anche se quest’ultimo, ormai da molti anni, non esercita più il “mestiere” di sacerdote a San Frediano essendo stato spostato a Vecchiano guarda caso, vedi i casi del destino, proprio alla Chiesa di San Frediano. Fra l’altro Don Franco conserva gelosamente nella saletta parrocchiale attigua alla chiesa la raccolta, pressoché completa, della Gazzetta dello Sport dagli anni ’30 ad oggi.

Un’altra grande passione di Sandrino era la pesca "a mazzacchera", ma questa ormai era stata accantonata da un bel po’ di anni visto che le condizioni fisiche ultimamente erano assai peggiorate a seguito di un intervento chirurgico subito anni addietro.

Altra curiosità legata a Sandrino (e che fece molto scalpore all’epoca della costruzione) è la casa di abitazione, lungo l’argine dell’Arno fra San Frediano e San Casciano, per il tetto spiovente sullo stile delle case di montagna, visto che era ed è rimasta l’unica con tale caratteristica nella zona.

Sandrino lascia la moglie Adua, i figli Sandra e Matteo, la nipote Valentina ed il nipotino (bisnipote) Brando.

Oggi lunedì 16 novembre nella Chiesa di San Frediano il funerale.

 

luca.barboni