Confesercenti, "Toscana Pride: ricadute negative sul commercio nel primo giorno di saldi"

Economia
PISA e Provincia
Martedì, 2 Luglio 2019

Associazioni di categoria inascoltate. Confesercenti denuncia la "mancanza di dialogo con prefettura e questura"

Pubblichiamo di seguito il comunicato integrale inviato da Confesercenti Toscana Nord.

Purtroppo ci risiamo. L’ennesima manifestazione che bloccherà il centro cittadino e per la quale è stato scelto il sabato pomeriggio. Tra l’altro quello del 6 luglio segna il via ufficiale ai saldi estivi. Tutto questo senza minimamente porsi il problema di consultare le associazioni di categoria”.

E’ Luigi Micheletti, presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord, ad esprimere perplessità sulla scelta della data e del percorso del Toscana Pride che sabato animerà il centro di Pisa.

Ovviamente la questione è totalmente diversa rispetto a Canapisa – precisa il presidente – visto che nel merito le due manifestazioni sono diametralmente opposte. Quella di sabato da parte nostra è totalmente condivisibile e trova il pieno sostegno. Nel merito, però, non nella forma. Forma vuole dire un corteo, previsto di 10.000 persone, che di fatto renderà inaccessibile il centro commerciale della città. Partendo dalla stazione e poi snodandosi sui lungarni, è del tutto evidente che non favorirà certo l’accesso alle attività commerciali nel primo giorno di saldi estivi”.

Micheletti tira in ballo ancora una volta la mancanza di dialogo con prefettura e questura. “Così come era successo per Canapisa, la scelta di date, orari e percorsi di manifestazioni o cortei non vedono mai coinvolte le associazioni di categoria. I commercianti, insomma, vengono a conoscenza di provvedimenti che incidono sulle proprie attività dai giornali”.

Conclude Francesco Mezzolla, responsabile centro storico: “Sembra che le manifestazioni vengano organizzate scientemente nei giorni in cui gravita un po’ più di gente del normale in città. È come se ci fosse un esperto di marketing che dice che a farle di sabato non si sbaglia mai. Gioco del Ponte, Toscana Pride, Canapisa e chi più ne ha più  ne metta. Ovviamente nel merito si tratta di eventi completamente diversi e, per quanto ci riguarda a parte Canapisa, tutti degni di rispetto ed importanti per la città. Ma nei fatti il commercio è il settore che paga il conto più salato in queste circostanze con le associazioni che subiscono le decisioni senza essere mai interpellate”.

redazione.cascinanotizie