Contributi per l'affitto, comunicato del Pd cascinese: "Per la Lega discriminare non ha prezzo"

Politica
Cascina
Mercoledì, 23 Agosto 2017

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa del Pd cascinese circa le graduatorie contributi all'affitto del Comune di Cascina.

Il Pd scrive in apertura: "Con la vicenda dei contributi all’affitto la giunta leghista che mal governa Cascina conferma di eccellere in una sola specialità: discriminare".

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Questo di seguito il testo integrale del comunicato inviato dal Pd cascinese

Con la vicenda dei contributi all’affitto la giunta leghista che mal governa Cascina conferma di eccellere in una sola specialità: discriminare. Il sindaco Ceccardi e l’assessore Ziello si vantano di aver trovato un cavillo per escludere la gran parte dei cittadini stranieri dai contributi all’affitto. Unico comune della provincia, Cascina chiede che gli stranieri portino in pochi giorni una certificazione rilasciata dalle autorità del proprio paese e autenticata dal consolato italiano per dimostrare di non avere una casa in patria. Si tratta di un trabocchetto, perché molti dei paesi di origine non sono in grado di rilasciare una certificazione del genere, specie in tempi brevi. Ed è in ogni caso un requisito irragionevole, perché aver conservato una casetta di modesto valore in Senegal o in Ucraina non allevia certo il disagio abitativo a Cascina.

L’aspetto più odioso è che con questa misura la giunta discrimina i cittadini stranieri ben integrati, che risiedono in Italia da almeno 10 anni o in Toscana da almeno 5, che hanno un contratto di affitto regolare e che pur avendo un reddito basso stanno pagando l’affitto. Persone che pagano le tasse in Italia, che fanno parte stabilmente della nostra comunità, a cui si chiude la porta in faccia. Una ricetta perfetta per contrastare l’integrazione, vero obiettivo della Lega Nord e della giunta cascinese.

Ceccardi e Ziello riescono a intuire cosa succederà? Forse questi cittadini rimarranno indietro con l’affitto, e i primi danneggiati saranno proprio i proprietari italiani che non riscuoteranno quanto dovuto. Magari si arriverà a uno sfratto, che darà loro diritto a richiedere i fondi della Commissione Territoriale per il contrasto del disagio abitativo. Alla fine, si spenderanno più soldi pubblici per evitare lo sfratto di quanti non se ne sarebbero spesi per aiutare delle famiglie temporaneamente in difficoltà a pagare il proprio affitto. Negare i contributi all’affitto alle famiglie straniere non è solo una odiosa discriminazione, ma anche una scelta che costerà cara ai contribuenti. Ma per la Lega, si sa, discriminare non ha prezzo.

Fonte Ufficio stampa PD Cascina

redazione.cascinanotizie