Dal deserto: diario Saharawi giorno 6

Cronaca
Venerdì, 21 Aprile 2017

Dal nostro inviato a AUSERD - RASD - ALGERIA

Mentre pranziamo con la famiglia che ci ospita, seduti tutti intorno al tavolo, godendoci le ultime ore in questa terra, apprendiamo che a Parigi c'è stato un attentato, in Russia vengono espulsi i Testimoni di Geova, a Cascina una pagina satirica decide, con rammarico, di chiudere.

Lo raccontiamo ai nostri amici Saharawi "Il mondo è mescolato, non si sa chi sono gli innocenti e i criminali, chi sono gli uni chi gli altri" dice Sultana, scuotendo la testa e borbottando qualcosa in arabo. Siamo tutti tristi per il ritorno, ci prepariamo alla commozione, inevitabile per chi, come me, è la prima volta che vive questa esperienza. Mentre ci rilassiamo con dei bicchieri di Coca Cola (una bevanda che si trova ovunque ma ha il potere di placare i miei mal di testa lancinanti dovuti al forte caldo), l'imam chiama dal megafono per la preghiera.

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Stasera, dopo aver fatto i bagagli, andremo tutti insieme a bere il thè sulle dune, una vera e propria usanza, sicuramente per noi novizi eccitante. Dopo ci attenderá il lunghissimo viaggio di rientro.

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È bene però che siano sottolineate alcune questioni: tutti i paesi europei e occidentali  non riconoscono la RASD. 88 paesi nel mondo la riconoscono però, dall'Afghanistan al Messico, dall'Iran a Timor Est. L'Italia rientra fra i paesi che si volta dall'altra parte, nonostante i tantissimi gemellaggi. Cascina, anche se qualcuno ai piani alti finge di scordarselo, è fra questi.

Dopo molti anni, Cascina ha sospeso per la prima volta il finanziamento del progetto "Piccoli ambasciatore di pace", rischiando di impedire a molti bambini di poter venire in Italia e conoscere, vedere un'altra realtà, altre persone, un'altra cultura, delle cure o anche semplicemente far fare loro una gita al mare, che, benché vicino, è impossibile da raggiungere perché in Marocco. Per far vedere ai bambini, almeno a loro, cosa c'è oltre il check point e quale vita si meriterebbero, rispetto a quella dei campi che, benché dignitosamente gestita, rimane molto difficoltosa, come chiunque può immaginare.

Ma non tutti hanno la capacità di vedere globalmente, di pensare universalmente, preferendo trasformare il Comune in un feudo. Qualcuno ha di che vergognarsi. E tanto.

Ecco i link per le giornate precedenti del diario quotidiano che Jacopo Artigiani scrive per Cascina Notiziegiorno 1giorno 2giorno 3giorno 4; giorno 5

jacopo.artigiani