Dal sogno Mazzeo, ai giovani di belle speranze

Sport
Mercoledì, 31 Gennaio 2018

Il Pisa non osa sul campo, la società non osa al calciomercato. Chiusa la sessione invernale del calciomercato, quella definita di “riparazione” è tempo di bilanci per quello che è stato il lavoro svolto dal Pisa in questi 30 giorni di trattative. Nelle prossime righe proveremo  fare una analisi al netto di tutti i fattori esterni che circondano in questo momento la società Pisa Sporting Club, in primis la questione stadio, sarà compito di chi legge fare le proprie e personali considerazioni sul perché il mercato del Pisa si sia chiuso ancora una volta con più di qualche dubbio.

Terza sessione di mercato che vede protagonista la nuova proprietà nerazzurra, stessi attori, stesso copione, stesso risultato finale. Un anno fa il rimpianto fu Simone Ganz, d’estate è stato Caturano, questa volta è stato il turno di Mazzeo. Il grande bomber, obiettivo di mercato ancora una volta non è arrivato. Al suo posto ecco Alexis Ferrante, giovane di belle speranze che in carriera non ha segnato molto. Insomma doveva arrivare un top player è arrivato un ricambio, migliore di Cernigoi, ma pur sempre un ricambio

Sono arrivati anche due terzini di fascia sinistra che con Filippini portano il numero nel ruolo a tre, due trequartisti offensivi pure di fascia sinistra anche se Maza da il meglio di se al centro, almeno così dice lui stesso, non è arrivato nessun difensore destro che avrebbe potuto togliere a Mannini la spada di Damocle di dover arretrare ogni volta che a Birindelli viene il raffreddore. Dalla Roma ecco anche un centrocampista, Alessandro Petruccelli un ragazzo con buoni trascorsi nelle giovanili ma che non ha mai giocato un minuto con i grandi eppure in mezzo al campo nel ruolo di regista qualcosa sarebbe servito.

Il Pisa è la miglior difesa del campionato e questo è dovuto ad un duplice fattore: una difesa certamente molto solida e un centrocampo altrettanto bravo a fare filtro impedendo agli avversari di arrivare sotto la trequarti campo in velocità ed in superiorità numerica. Il rovescio della medaglia di una mediana molto forte in fase di interdizione e che non ha i giocatori con le caratteristiche giuste per impostare la manovra offensiva: a questo Pisa manca chi detta i tempi  in avanti e chi serve le punte ed i trequartisti (ce ne sono in abbondanza) in velocità, il centrocampo del Pisa dall’inizio della stagione manca del giocatore in grado di attaccare la profondità. La colpa della sterilità offensiva non può essere solo degli attaccanti, e a questa lacuna in mezzo al campo non si è rimediato. L’arrivo di Petruccelli, può certo essere visto in prospettiva futura, ma si fa fatica a pensare che possa fare la differenza da subito. Vedendo come si sono mosse le altre squadre regge poco anche la scusa che a Gennaio i giocatori forti non si muovono. L’Alessandria ha preso Blanchard e Chinellato, il Lecce Tabanelli, la Juve Stabia per rimpiazzare proprio Lisi ha acquistato Melara dal Benevento, il Livorno ha rinforzato la corsia di destra con Perico. La Viterbese ha messo a segno il colpo Calderini.

In uscita il Pisa ha fatto quello che doveva fare, ovvero tagliare i rami secchi che curiosamente sono finiti tutti a Pagani: Nacci, Cernigoi e Cuppone in Campania avranno modo di provare a dimostrare il loro valore, sempre sull’asse con la Paganese il Pisa si è aggiudicato il giovane Meroni, un difensore che però non vedremo all’Arena fino al prossimo anno. Da l’arrivederci alla maglia nerazzurra anche Polverini che va in prestito al Racing Fondi, mentre è addio con Sanseverino che rescinde il contratto

In conclusione il mercato dei nerazzurri può dirsi appena sufficiente, indipendentemente dalla qualità (tutta da dimostrare) dei giocatori arrivati, fra i quali tre Under di cui uno che non ha mai visto il campo in cinque mesi di serie B, e uno non ha mai giocato una partita “senior”,  la sensazione che rimane è che il Pisa sia rimasta una squadra bella ma incompleta e che la società ancora non abbia trovato la giusta dimensione per potersi muovere sul mercato come ci si aspetta da un club partito con l’ambizione della promozione in serie B e che invece si trova al quarto posto in classifica.

Il giudizio dopo questa tranche di trattative e quello che abbiamo dato alla fine del girone di andata. Una società che dal punto di vista della gestione imprenditoriale ha le idee molto chiare, mentre dal punto di vista della gestione sportiva, ed i risultati raccolti da un anno a questa parte sono li a dimostrarlo, ha ancora molto da imparare e della quale non si può essere pienamente soddisfatti.

Saremo i primi ad essere felici di doverci ricredere nel caso i risultati ci smentissero, l’onesta intellettuale di ammettere i propri errori è una virtù, ci piacerebbe doverla spendere a giugno, per il momento però permetteteci di essere perplessi senza giocoforza passare per disfattisti o peggio ancora nemici del popolo.

Questa la rosa a disposizione di Michele Pazienza alla chiusura del calciomercato

Portieri: 1 Reinis Reinholds, 12 Matteo Campani, 22 Lazar Petković, 32 Matteo Voltolini
Difensori: 2 Samuele Birindelli, 3 Lorenzo Filippini, 4 Andrea Lisuzzo, 6 Minel Šabotić, 13 Luigi Carillo, 28 Gianmarco Ingrosso,  Carmine Setola, Andrea Cagnano
Centrocampisti:
7 Daniele Mannini, 8 Dario Maltese, 10 Davide Di Quinzio, 16 Miguel Sainz Maza, 17 Luca Giannone, 19 Nicholas Izzillo, 27 Robert Gucher, 30 Alessandro De Vitis, Francesco Lisi, Alessandro Petruccelli
Attaccanti:
15 Elia Giani, 23 Umberto Eusepi, 26 Gaetano Masucci, 29 Maikol Negro, Alexis Ferrante

In grassetto i nuovi arrivati che dovranno ancora scegliere il numero

massimo.corsini