Gara di appalto, il Comune di Cascina ignora le imprese locali, lo afferma la CNA

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 24 Ottobre 2018

Gara di appalto, il Comune di Cascina ignora le imprese locali. Invitate imprese umbre per una gara, beffa sul tema appalti per ditte locali

Tempo di lavori stradali e di asfaltature nel comune di Cascina e ad operare è una ditta non locale bensì di Firenze. Fin qui niente di male, spesso si assiste a interventi fatti da ditte fuori zona. Troppo spesso, almeno secondo le imprese locali, ma accade. La cosa che ha destato l’attenzione di CNA è che la procedura di affidamento di questi lavori non era stata notata da nessuno della zona. Anche questa una cosa inconsueta, vista la penuria di lavori pubblici e la carenza di lavoro nel mercato degli appalti. CNA ha voluto vederci chiaro e la questione posta è stata approfondita. Ecco come la CNA ha ricostruito la vicenda: «Utilizzando le informazioni presenti sul sito istituzionale del Comune, è stato verificato che con determina n. 377 del 18/04/2018 il Responsabile della macrostruttura Governo del Territorio ha approvato il progetto esecutivo per questi lavori di “rifacimento piano bitumato di tratti di strade comunali” che consiste principalmente nel ripristino del manto stradale ammalorato mediante fresatura e realizzazione di nuova pavimentazione stradale dei seguenti tratti di strade comunali: Via S. Isidoro, Via Pascoli, Via Cava, Via Nazario Sauro loc. Via Di Corte ( Del G.C. del n°164 del 8 11 2017 che modifica il Piano Opere Triennale, Del. C.C. n°145del 27/11) e successive determine citate, per un importo complessivo di €200.000, i relativi documenti di gara e prenotato il relativo impegno di spesa».

«Con successiva determina 384 del 19/04/2018 lo stesso Dirigente avviava la  realizzazione dell’opera mediante procedura negoziata “da espletarsi tramite l’ufficio Centrale Unica di Committenza della Provincia di Pisa con consultazione di venti operatori economici, ove esistenti, selezionati dall’elenco delle imprese della Regione Umbria mediante estrazione a sorte in seduta pubblica, tra gli operatori iscritti nell’elenco citato avvalendosi di un programma realizzato nel sistema “visual basic” che utilizza la funzione random».

«Vale la pena di sottolineare, prosegue CNAche la scelta di avvalersi della scelta fra i 20 operatori economici della Regione Umbria è del Comune di Cascina e non della centrale Unica di Committenza che la esegue unicamente.  Nella stessa determina, oltre agli altri vari adempimenti burocratici previsti, veniva nominato anche il R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento) e, in narrativa, veniva specificato che questa singolare scelta faceva riferimento ad una Determina n. 408 del 10.05.2017 con la quale il Comune di Cascina aderiva alla convenzione con la Regione Umbria per l’accesso al loro elenco regionale delle imprese».

«La suddetta Determina del 2017 non è stato possibile scaricarla da sito web del Comune. A completare l’istruttoria comunque soccorre la successiva Determina n. 672 del 18/07/2018, che da atto che la gara si è svolta nelle modalità suddette, che sono state sorteggiate ed invitate 20 aziende (fra le quali solo una di Arezzo che si occupa principalmente di impianti elettrici, tutte le altre sono Umbre, delle Marche, del Lazio, della Campania), che è pervenuta una unica offerta da parte di un ATI (Associazione Temporanea di Imprese) formata da un azienda umbra invitata a gara e dall’azienda che sta realizzando l’intervento e che l’appalto è stato a loro aggiudicato con un ribasso del 14,23%. Inutile peraltro eccepire alcunché dal punto di vista tecnico, sicuramente gli atti saranno supportati dalla normativa vigente, ma ci interessa molto l’opinione dell’Amministrazione Comunale rispetto a questa scelta che ha un significato politico preciso».

Secondo la CNA, «per questi lavori il Comune di Cascina ha quindi stabilito che le aziende del suo territorio, non fossero meritevoli di partecipare andando a pescare aziende in un elenco tenuto da un’altra regione. Non chiediamo particolari attenzioni ai Sindaci e ai Comuni, ma pretendiamo che le nostre aziende possano partecipare alle gare indette nel loro territorio nel rispetto di tutte le norme e procedure previste dal Codice degli Appalti. Ovviamente la nostra Associazione non è stata informata, né interpellata su queste scelte. Ma attendiamo chiarimenti, e siamo disponibili a spiegare “de visu” le nostre ragioni».

foto di repertorio

massimo.corsini