Il borsino di Ponsacco-Pisa e non solo (interviste)

Sport
Giovedì, 23 Agosto 2018

È un borsino anomalo quello post Ponsacco-Pisa, un borsino che risente inevitabilmente dell’esito dell’assemblea di Lega svoltasi ieri a Roma e che ha deciso per il rinvio del campionato al 16 settembre. Questo perché non si può più prescindere dall’affiancare il lavoro quotidiano della squadra ai continui rinvii nella compilazione dei gironi, dei calendari, dell’avvio del campionato e anche all’incertezza sulla data di chiusura del calciomercato. Che dire, quando non c’è l’estate del pisano è il carrozzone calcio che fa acqua da tutte le parti.

COSA FUNZIONA Il Pisa a Ponsacco mostra ancora evidenti progressi rispetto al triangolare andato in scena sabato scorso a Camaiore. La condizione fisica cresce ma quello che fa brillare gli occhi è la fluidità della manovra, uno, massimo due tocchi e la palla corre in verticale che è una bellezza. I nerazzurri di D’Angelo superano anche il test sotto il profilo dell’impostazione del gioco, contro una squadra di caratura inferiore, votata all’attesa per poi colpire nelle ripartenze, il Pisa mostra il suo più grande cambiamento rispetto alla scorsa stagione: riesce a costruire la manovra e ad imporre il proprio gioco trovando quelle verticalizzazioni che erano il tallone di Achille del Pisa 2017/2018.

COSA NON FUNZIONA È un peccato che questo Pisa debba rimandare l’avvio del campionato. Le cose che non funzionano ad oggi sono tutte nella stanza dei bottoni della Lega Pro. Ieri si è deciso di rinviare l’avvio del campionato, decisione incomprensibile alla luce della decisione della serie B che ha confermato invece l’inizio delle ostilità per domani 24 agosto. Un ritardo che non giova a nessuno, alle società che vedono aumentare i costi senza ottenere alcun ricavo, ai calciatori che devono cambiare in corsa il lavoro di preparazione esponendosi al rischio infortuni, ai tifosi che probabilmente si dovranno sobbarcare un numero mai visto di turni infrasettimanali (alla fine potrebbero essere addirittura sei). Tutto questo per tutelare alcuni club che rivendicano l’ammissione alla Serie B con una arroganza completamente inopportuna e fuori luogo, basti pensare alle bizze del Catania che con Lo Monaco ed il sindaco della città Salvo Pugliese parla addirittura di “diritto dei rossoazzurri di partecipare alla serie B”. A nostro avviso il diritto a partecipare ad un campionato si acquisisce sul campo, ed il campo la scorsa stagione ha fatto registrare il fallimento di un progetto sportivo che adesso si vuol ripristinare a suon di carte bollate. Quello del Catania è il caso più eclatante, anche perché più esposto dal punto di vista mediatico, ma il concetto vale per tutti dal Novara alla Pro Vercelli, dal Siena alla Ternana, passando per l’Entella.
L’assemblea di Lega Pro ha rinviato anche la composizione dei gironi, ammettendo però che si seguirà il criterio adottato nella passata stagione: Un girone nord-occidentale, uno nord-orientale e uno meridionale, in barba a chi dal Piemonte e dal ponente ligure dovrà scendere verso sud (e viceversa) e non avrà più un collegamento per farlo a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. Pensarci sarebbe stata una mossa di buon senso che evidentemente non appartiene a questa Lega Pro.

DA RIVEDERE Torniamo a parlare del Pisa, resta da capire se in queste ultime ore di mercato (lo stop è previsto per sabato 25 agosto alle 12, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto) ci saranno nuovi arrivi, ma soprattutto alcune partenze. Ferme restando le esigenze di bilancio l’auspicio è che si ritocchi il meno possibile in uscita, se non nei giocatori che palesemente non rientrano nei piani dell’allenatore, parliamo di Eusepi, Negro, e a questo punto probabilmente anche Sabotic. In entrata invece come ha detto mister D’Angelo ai microfoni di Punto Radio si cerca un centrale di esperienza ed un esterno sinistro. Arrivare a Franco ex Livorno potrebbe significare prendere due piccioni con una fava, visto che il giocatore può occupare entrambi i ruoli, in corsa però ci sono anche Rinaldi, ex Viterbese, centrale di ruolo, e Mignanelli dell’Ascoli, esterno sinistro adatto a fare il quinto di centrocampo in uno schieramento che prevede l’utilizzo di una difesa a tre.

massimo.corsini