Il Brand Terre di Pisa alla BIT di Milano con la Regione Toscana

Economia
Mercoledì, 7 Febbraio 2018

Presentati alla Camera di Commercio di Pisa l’identità visiva della nuova destinazione turistica ed bilancio del primo anno di vita del protocollo. 200 le aziende provenienti da tutta la provincia che hanno finora aderito al progetto.

E’ stato svelato questa mattina, durante la riunione plenaria dello suo Comitato di coordinamento, l’immagine visiva ed il marchio della destinazione turistica “Terre di Pisa”. Marchio che vedrà la sua consacrazione nazionale ed internazionale, come anticipato dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Pisa, Cristina Martelli, durante un’apposita conferenza stampa che avrà luogo all’imminente BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano nello stand messo a disposizione della Regione Toscana. Presenti all’iniziativa che si è svolta a Pisa presso gli spazi del Meeting Art Craft Center della sede camerale, oltre al Presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini, anche molti sindaci del territorio, le associazioni di categoria e le imprese aderenti al disciplinare che “fissa gli standard” per entrare a far parte del progetto. A curare la presentazione è stato Elio Carmi, Direttore Creativo di Carmi&Ubertis, l’agenzia di comunicazione che, tra i tanti lavori, ha sviluppato il segno di Expo 2015, definito l’identità visiva di Padiglione Italia e, più recentemente, quella delle Gallerie degli Uffizi.

L’identità di Terre di Pisa è stata pensata con una visione di lungo termine, considerando la funzione aggregatrice e di appartenenza, oltre che di condivisione strategica con i soggetti che hanno aderito e aderiranno al protocollo. Per questo, nello svolgersi delle fasi di analisi e partendo dal progetto di marketing realizzato dal Professor Pierpaolo Penco della MIB School of Management di Trieste, si è scelto di utilizzare un simbolo, come la Torre, che per la sua notorietà mondiale e per la sua storia locale, è già un segno forte di appartenenza per molte realtà locali. Lo si è però distinto e personalizzato, rendendolo multiplo, plurale, caleidoscopico attraverso l’uso dei colori. Gli stessi delle mille viste sul territorio, con le variegate offerte eno-gastronomiche, paesaggistiche, architettoniche e di leisure che raccontano di accoglienza e ospitalità naturale. Anche la scelta del font per il nome del brand “Terre di Pisa”, Arno, non è stata casuale: l’autore Robert Slimbach lo ha infatti creato ispirandosi al fiume che attraversa la provincia.

Realizzato da Todo Media, già autrice del video promozionale di Pisa, presentato a San Francisco nel 2015 e di altri materiali promozionali del Comune capoluogo, è stato presentato in anteprima prima del suo lancio a Milano.

Nel corso della presentazione, il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini, ha messo in luce i risultati dei primi 365 giorni di vita del protocollo di intesa firmato da 32 comuni, 2 Unioni di Comuni, 12 associazioni imprenditoriali, 10 altri soggetti tra Strade del vino e dell’olio, consorzi, fondazioni e reti di impresa. “Ad un anno dalla firma del protocollo che ha sancito la nascita del progetto di valorizzazione turistica “Terre di Pisa”, ha detto Tamburini, non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro svolto. Un lavoro faticoso e non scontato che ha visto il coinvolgimento di molti soggetti istituzionali, delle Associazioni di categoria e la continua condivisione di strategie ed obiettivi con le imprese. Un vero e proprio progetto che punta sulle specificità del nostro territorio e  che risponde appieno alle indicazioni sui nuovi turismi: le bellezze naturali, la vita all’aperto, l’artigianato, il sistema enogastronomico, l'arte e la storia, l'accoglienza vera. Uno sforzo che la Regione Toscana sta apprezzando tanto da invitarci alla BIT per lanciare le “Terre di Pisa” a livello internazionale.”

I gruppi di lavoro, una sessantina di soggetti tra imprese, istituzioni e associazioni, hanno lavorato su quattro filoni paralleli: la costruzione dell’offerta turistica, la comunicazione del prodotto, la condivisione dei tanti eventi (circa 600 quelli censiti) che si svolgono in provincia e l’accoglienza, intesa come rete unitaria di servizi informazione. Importante anche l’azione di animazione con nove incontri organizzati, grazie la collaborazione di altrettanti Comuni e associazioni di categoria, e un networking organizzato presso la Scuola di Cucina Tessieri, per presentare alle imprese il Disciplinare Terre di Pisa che certifica qualità dell’accoglienza e tipicità dell’offerta e conta ad oggi circa 200 aziende aderenti che potranno fregiarsi del marchio.

Diverse sono state le iniziative sul versante della promo-commercializzazione del prodotto turistico: un workshop che ha visto 14 agenzie incoming delle Repubbliche baltiche, dalla Scandinavia e della Polonia incontrare 48 operatori turistici del territorio, ma anche un educational tour per 6 operatori provenienti da Stati Uniti, Norvegia, Danimarca e Regno Unito presso le otto imprese presenti sotto l’egida delle “Terre di Pisa” al salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale Agritour di Arezzo.

Importante, e questo testimonia il rilievo che la Camera di Commercio dà al progetto, l’aver dedicato la manifestazione che da sei anni si è affermata tra quelle di maggior successo su cibo sano e buon bere in Toscana: il Food and Wine Festival alle “Terre di Pisa”.

Ultima in ordine di tempo, ma non meno importante, l’attività di formazione dedicata alla qualificazione operatori turistici. Dieci guide turistiche provenienti dalle province di Firenze, Pistoia, Livorno, Lucca e Pisa hanno infatti partecipato ad una mezza giornata di formazione specialistica sull’olio per poi visitare nei giorni successivi sette tra frantoi e aziende produttrici di olio extravergine aderenti al disciplinare Terre di Pisa, iniziativa che ha replicato quella analoga dello scorso anno dedicata alla visita delle cantine.

 

 

massimo.corsini