"Il Governo ha illuso i disabili e le loro famiglie"

Cronaca
Vecchiano
Lunedì, 4 Marzo 2019

"Ero impegnata in politica, hanno illuso me e i miei figli", dice Carla con i suoi due ragazzi disabili da 295 euro al mese ciascuno

Si chiamano Mattia e Christian, sono gemelli, hanno 28 anni, sono due bei ragazzoni, vivono a Vecchiano con la famiglia. 
Hanno una particolarità, una disabilità, sin dalla nascita, disturbi dello spettro autistico.
Per questo hanno avuto riconosciuta una invalidità del 75 e del 78%.

Carla Abruzzese è la loro amorevole mamma che da sempre li segue, con affetto,  passione e tanti sacrifici.
Hanno studiato e si sono diplomati al Liceo Artistico Russoli di Pisa, ma da lì in poi, nessun altro risultato, ma non per loro colpe. 
Come si dice, il sistema socio assistenziale italiano non li ha aiutati, non hanno un lavoro e nonostante gli sforzi, le richieste fatte, l’aver bussato a molte porte: dai centri per l’impiego mirati, alle agenzie internali, non è servito a molto.

Carla, da quando sono nati, non ha potuto continuare a lavorare in maniera costante per poterli seguire e l’aiuto che giunge dallo Stato non è molto, 295 euro al mese per ognuno dei due ragazzi.
Da 28 anni non fanno una vacanza, ma neanche si possono permettere un ombrellone a Marina di Pisa. 
Mattia e Christian amano tantissimo la musica, sono bravi dee jay, una passione, non certo una attività remunerativa.
Carla Abruzzese è sempre stata scettica sulle politiche per i disabili attuate dai governi che si sono succeduti nel corso degli anni, ma mai nessuno l’ha mai delusa quanto l’attuale Governo.

E’ quanto ha dichiarato alla nostra redazione durante un’intervista che ci ha voluto rilasciare per esternare tutta la sua rabbia e delusione.
Tanto che non solo non hanno visto aumentare l’indennità come disabili, ma a loro non spetterà neanche un centesimo del famoso “reddito di cittadinanza”.

Per esprimere pubblicamente la sua rabbia, in modo sempre civile, ha appeso, fuori dalla finestra di casa, uno striscione bianco con disegnata una D ed un punto esclamativo.
Mai nessuno aveva illuso me e i miei ragazzi, così come molti altri genitori, molte altre famiglie, sulla reale possibilità di una svolta, di un cambiamento, parole dette sulla pelle di noi e dei tanti disabili. Si, una vera e propria delusione, mancate promesse, tanto che ora non riesco quasi neppure a guardare negli occhi Mattia e Christian, dopo anche il forte impegno politico diretto che avevo messo in campo negli ultimi anni proprio per portare a compimento un concreto risultato.”
 

 

luca.doni