Il Pisa alla sosta con un punto che fa morale

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PISA e Provincia
Lunedì, 9 Ottobre 2023

Alla luce degli infortunati da capire se insistere con il modulo a tre difensori

Il Pisa va alla seconda sosta stagionale con un brodino caldo, materializzatosi nel punto conquistato a Cesena. I problemi sono sempre tanti, il gioco non è quello che Aquilani aveva in mente, i dubbi e le perplessità della vigilia non sono stati spazzati via, ma i nerazzurri son tornati a muovere la classifica e se andiamo a fare le pulci alle occasioni da goal la più clamorosa è stata per il Pisa, sul piede di Torregrossa che non è riuscito a superare il portiere avversario.

Adesso il Pisa è atteso a due settimane di duro lavoro, resta da capire se Aquilani proverà ad insistere sul 352, o se il passaggio a questo modulo è stato figlio di una partita nella quale l’obiettivo principale era non perdere. L’idea di inizio anno di giocare è naufragata sotti i colpi della cattiva sorte, nel giro di due mesi il Pisa ha perso i tre esterni d’attacco che aveva dato un contributo decisivo alla vittoria esterna di Genova. Tramoni, ne avrà fino a primavera, D’Alessandro prima di novembre non tornerà, Arena è da valutare, ma non serpeggiava molto ottimismo nella conferenza stampa della viglia di Spezia-Pisa. Di contro di difensori centrali ce ne sono in abbondanza: oltre ai tre schierati ieri dal primo minuto, e che hanno fatto molto bene, vanno considerati anche Calabresi ed Hermannsson, quindi il materiale umano non manca per adottare un modulo che non è quello dei sogni di Aquilani, ma che può essere utile a far passare la tempesta, in vista di tempi migliori in cui riproporre i tre attaccanti. Del resto anche il primo Pisa di D’Angelo partì con la difesa a tre, per poi cambiare in corsa, al termine del mercato di gennaio e conquistare la promozione in serie B con una seconda parte di campionato giocata con il 4312.

Tutti numeri questi che ovviamente lasciano il tempo che trovano se non sono supportati da solidità mentale e voglia di vincere che fino a questo momento si sono viste a tratti, il finale tempestoso di Spezia-Pisa, male, malissimo l’arbitro Doveri, ha mostrato che in campo in determinate situazioni gli attributi non mancano, vanno mostrati nell’arco di tutta la gara ed il gioco è fatto. La sosta può servire a far chiarezza su tutti questi aspetti, poi bisogna tassativamente espugnare l’Arena, ci sono due partite interne di fila (Cittadella ed il recuepro con il Lecco), sei punti cambierebbero radicalmente le prospettive di questo Pisa. La missione è possibile a patto che si sia fatto tesoro della gara contro il Cosenza, uno scivolone da non ripetere più. Anche il pubblico dovrà fare la sua parte, ma su questo siamo certi che lo farà: sostegno incondizionato fino al 90’ poi in conti si faranno al fischio finale, con la speranza che stavolta piovano applausi e non fischi.

massimo.corsini