Il Presidente della Regione Toscana in visita alle Cateratte Ximeniane

Cronaca
Vicopisano
Mercoledì, 19 Luglio 2017

"Rendere visibile e visitabile il manufatto di Alessandro Manetti, anche tramite un'adeguata illuminazione, che lo 'accenda' quando cala la sera, e far conoscere questa imponente opera idraulica alle giovani generazioni e a tutti, quest'area, che comprende adesso anche il Parco appena intitolato a Leonardo Ximenes e le Cateratte Ximeniane, cattedrale idraulica, e testimonianza straordinaria i cui congegni sono ancora funzionanti". Tornato al canale della Botte, a San Giovanni alla Vena, il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, ha percorso il canale fino al manufatto di Manetti insieme al Sindaco Juri Taglioli, a bordo di un'imbarcazione messa a disposizione dal Genio Civile, coordinato dall'architetto Marco Forti.

Al centro del colloquio tra Sindaco Taglioli e Presidente Giani la revisione della canne della Botte, ora di competenza della Regione, per accertarsi della completa sicurezza dell'area, come prima cosa, e la conseguente valorizzazione "dell'altra" Vicopisano, di quella parte di territorio che ha nell'acqua e nell'architettura idraulica di raro pregio, una delle sue attrattive più interessanti, dal punto di vista storico, ingegneristico, architettonico e non solo. "Vogliamo avere la certezza  _ ha detto il Sindaco Juri Taglioli _ che dal punto di vista idraulico tutto sia sempre perfettamente sotto controllo, la sicurezza della comunità, in un territorio bello ma critico come il nostro, è la cosa più importante e il presidente si è reso molto disponibile ad accellerare le verifiche in tal senso".

I due fili rossi che hanno attraversato questa mattina dedicata al genio, che a San Giovanni alla Vena si è espresso in una proverbiale regimazione delle acque, come a Vicopisano nell'architettura brunelleschiana, nelle torri e nelle mura, si sono congiunti e intrecciati durante l'intitolazione allo scienziato, mente eclettica e riformista della Toscana dei Lorena, di Leonardo Ximenes del bel parco in zona Fascetti. Il presidente Giani ha intrattenuto i numerosi partecipanti con un excursus storico molto interessante ricordando anche come la bonifica dell'antico Lago di Bientina "consentì alle popolazioni di vivere in territori salubri, liberati dalla malaria e da recuperare alle coltivazioni, si trattò dell'opera più grande di governo del territorio in Toscana". Da parte loro, in rappresentanza dell'associazione "Non c'è futuro senza memoria", la presidentessa Margherita Giani e l'architetto Forti, hanno anche espresso una serie di articolare idee di utilizzazione del nuovo parco, da discutere e realizzare in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. "Idee belle molto valide _ ha spiegato il Vicesindaco Matteo Ferrucci _ di un parco anche astronomico, vivo, interattivo in cui coinvolgere i ragazzi delle nostre scuole e gli insegnanti, riscoprendo magari l'astronomia del meridiano e il valore dello spazio e del tempo. Un altro dei nostri intenti è, come detto, quello di valorizzare al meglio la zona tra la Botte e le Cateratte Ximeniane, dal punto di vista turistico, come merita, visto che abbiamo il privilegio di vivere in un territorio meraviglioso e ricco di storia in ogni suo angolo"." E sono stati proprio i ragazzi del Liceo Scientifico XXX Aprile, grazie a un lavoro fatto con il professor Paolo Morelli, a illustrare un approfondimento sulle Cateratte Ximeniane e sullo scienziato che le ha progettate, posizionando anche un pannello con una loro infografica davanti al maestoso edificio. Molto bella la preghiera per la nostra scelta da don Giampaolo Manzin per benedire l'intitolazione: "Risana la nostra vita affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione".

Una mattina ricca di conoscenza, studio, approfondimento tra passato e futuro, tra la Botte e gli edifici di Manetti e Ximenes, antichi eppure perfettamente conservati e segno di una meravigliosa opera senza tempo che ha cambiato il corso della storia delle popolazioni che si sono insediate in queste zone, e lavori e opere di ragazzi già avvicinatisi al genio ximeniano e di tanti che dalle nostre scuole, grazie al nuovo Parco e alla destinazione interattiva e scientifica che gli verrà data, gli si avvicineranno. 

luca.doni