Il Rotary di Cascina organizza un corso gratuito per pilotare un drone

Cultura
Cascina
Giovedì, 22 Novembre 2018

Imparare a usare i droni per proteggere l’ambiente e controllare il territorio, è l’opportunità che il Rotary Club di Cascina, presieduto dal professor Giuseppe Saccomanni, offre al personale degli enti pubblici e agli studenti dell’Università di Pisa.

Il corso, totalmente gratuito e finanziato dal Rotary cascinese, prenderà il via sabato 24 novembre, alle 9, nella sede della Navicelli S.P.A., in via Darsena 3 a Pisa, sarà articolato in 40 ore di lezione frontale e 8 di esercitazioni pratiche, e sarà tenuto da docenti universitari e da docenti della Zefiro Ricerca & Innovazione Srl, ente certificato Enac.

«L’utilizzo dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) nell’ambito delle attività tecniche e ambientali” è il titolo del corso, aperto a un massimo di 50 partecipanti e che prevede un esame finale il cui superamento consentirà di acquisire il certificato relativo alla formazione teorica necessario per ottenere il brevetto di operatore SAPR.

Il corso si terrà ogni sabato dalle 9 alle 13 e terminerà entro il mese di febbraio 2019, salvo recuperi.

La domanda di iscrizione dovrà essere inviata via email e in essa è necessario indicare: nome e cognome, luogo e data di nascita, corso di laurea/dottorato a cui si è iscritti, e-mail, cellulare.

«In coerenza con le finalità e gli obiettivi del Rotary, il Club di Cascina da tempo rivolge il suo interesse al supporto della società civile nelle politiche di valorizzazione del territorio, tra cui spiccano quelle per lo sviluppo ecosostenibile, spiega il presidente Giuseppe Saccomanni, attraverso la sensibilizzazione dei giovani alla ricerca di nuovi sbocchi professionali e delle istituzioni pubbliche e private dei Comuni di Pisa, Cascina, Calci e Vicopisano. A tale scopo, l’applicazione di strumenti innovativi quale l’utilizzo di droni per il sistema di protezione dell’ambiente e di controllo del territorio potrebbe costituire un incentivo verso nuove politiche maggiormente ecosostenibili che, in un ambito produttivo a vocazione agro-alimentare (oleo-vinicola), possono rappresentare una priorità assoluta, nonché la creazione di una nuova immagine tecnologica e all’avanguardia per i Comuni coinvolti».

«Utilizzare i droni in agricoltura, prosegue, significa avvalersi di immagini chiare e adatte a uno scopo di “precision farming” per operare precise scelte agronomiche che permettono di ottimizzare guadagni e risorse; ciò avviene attraverso la capacità di valutare i rischi legati al mesoclima intimamente legato alla superficie da sorvolare o all’attuazione di nuove strategie biocompatibili e integrate per la lotta agli insetti dannosi».

«L’utilizzo dei droniaggiunge Saccomanni, non si propone come sistema di risoluzione delle criticità legate ai cambiamenti climatici, ma quale ulteriore ausilio ai già utilizzati satelliti e mezzi aerei muniti di pilota. Esso permette di effettuare mappature del territorio e realizzare una cartografia fotogrammetrica ottenendone l’ortorettificazione, nonché il rilievo plano-altimetrico per la prevenzione e il controllo di eventi potenzialmente dannosi di varia origine e natura (come rischi idrogeologici) o per monitorare gli scenari critici o situazioni pericolose in tempo reale con minor rischio per il personale specializzato coinvolto nell’emergenze o anche nella salvaguardia di manufatti storico-artistici quali: monumenti, chiese, dimore storiche».

massimo.corsini