La Regione Toscana finanzia le associazioni anti abortiste, denuncia della CGIL e Diritti in Comune

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 19 Marzo 2019

195 mila euro in tre anni per il Forum Toscano delle associazioni per il diritto alla famiglia

Nei giorni scorsi è venuto alla luce l'accordo siglato tra le Asl della Toscana e Il Forum Toscano delle associazioni per i diritti alla famiglia, una pioggia di critiche si sono riversate sulla Giunta Regionale e sull'Assessorato alla Salute in quanto il Forum è, secondo i critici, un noto soggetto anti abortista che così potrà avere un'ingerenza nella scelta della donna nel percorso di interruzione volontaria di gravidanza, ma lo si finanzia anche cospicuamente con 195.000 euro in tre anni.

La denuncia è stata fatta in primis dai Consiglieri SI _ Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, ma anche dalla CGIL e da altre formazioni politiche come si evince dai comunicati giunti in redazione.

L’accordo siglato tra le Azienda Sanitarie della Toscana e il “Forum Toscano delle associazioni per i diritti della famiglia” preoccupa innanzitutto per l’indebita ingerenza nel “percorso Ivg”. Oltre alla concessione di un cospicuo finanziamento di 195.000 in tre anni, ci chiediamo a che titolo, nei consultori e nei percorsi di interruzione volontaria di gravidanza, intervenga un'associazione che nel suo statuto contempla, fra le proprie finalità: "la promozione e la salvaguardia dei valori della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio in conformità al dettato costituzionale" ed afferma "il diritto fondamentale di ogni essere umano alla vita ed al rispetto della propria dignità, dal concepimento alla morte naturale". 
Da anni, movimenti, associazioni di donne e qualche rappresentante istituzionale e delle ASL, stanno disperatamente cercando di far applicare una legge dello Stato, la 194 del 1978, proprio per garantire certezza dei tempi, somministrazione di metodologie innovative di interruzione, contrasto all’abuso dell’obiezione di coscienza che determina allungamento dei tempi delle procedure, anche laddove la legge non ne consentirebbe il ricorso. A fronte di nessuna garanzia di rispetto della legge, si sceglie di contribuire economicamente e con la progettazione di azioni e iniziative da parte di associazioni che contrastano apertamente il diritto di scelta delle donne sulla loro gravidanza. Sappiamo quanto la Regione Toscana sia attenta al rispetto dei diritti e della libertà di scelta prevista e consentita dalla legge 194, sappiamo anche che con la recente delibera della Giunta si sia esteso l’accesso alla contraccezione gratuita, proprio per favorire la maternità consapevole. Sappiamo anche della ancora più recente disponibilità offerta al Ministero della salute per costruire anche in Toscana un’apposita app per le neo mamme Happy mamma che accompagna le donne nel percorso nascita. 
L’accordo siglato con il Forum Toscano appare apertamente in contraddizione con i percorsi citati. Perché consentire loro di intervenire nel percorso IVG, quando già la legge prevede tutte le tutele di sostegno ed aiuto da parte di personale specializzato: assistenti sociali, psicologi e psicologhe? Qualcosa non torna! Occorrerebbe ripensare rapidamente ruolo e funzione di queste associazioni e sostenere, invece, con maggiori interventi, anche economici, la presenza dei consultori pubblici sul territorio con tutte le strumentazioni e le attrezzature utili a garantirne il buon funzionamento.La libertà di scelta delle donne è il bene supremo da difendere, proprio in ragione di ciò che prevede la legge.
Firmato: Cgil Toscana

Anche Diritti in Comune: Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile prendono posizione e indicono una conferenza stampa per denunciare l'accordo siglato in questi giorni.

La coalizione della sinistra Diritti in comune convoca per domani mercoledì 20 marzo una conferenza stampa davanti al consultorio di Via Torino, 8 alle ore 12.30 sul seguente argomento: "Associazioni anriabortiste nei consultori con i finanziamenti regionali"

Diritti in comune:  Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile

luca.doni