Lettera aperta a Raffaella Bonsangue

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 13 Maggio 2019

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta inviata alla nostra redazione da Romini Rominti e destinata alla vicesindaca di Pisa Raffaella Bonsangue

Nel testo pubblicato integralemente, Romiti, chiede a Raffaella Bonsangue, candidata alle prossime europee di domenica 26 maggio, una presa di posizione netta sul caso Buscemi.

Qua di seguito il testo della lettera.

 

Gentile Vicesindaca Bonsangue,

stamani sono venuta alla presentazione della sua candidatura alle europee, alla presenza dell’Onorevole Carfagna.

Avrei voluto farle due domande, ma ho desistito, perché non era previsto uno spazio dedicato agli interventi e non sono voluta entrare a gamba tesa in un evento che celebrava il suo partito e i suoi progetti politici.

Un collega del suo partito ha detto: andiamo per le strade, guardiamo negli occhi le persone per convincerle a votarci.

Io ero davanti a lei e l’ho guardata negli occhi e ho deciso di vederla come donna, sorella di vita che sta facendo il suo percorso di autodeterminazione, e non ho voluto oscurare la luce che l’evento voleva dedicarle.

Ciò non mi esime dallo spostare il mio intervento in un contesto pubblico come questa lettera, che vuole sollecitarla a necessarie risposte nei confronti delle ipotetiche elettrici ed elettori e a doverose responsabilità, dato il suo incarico istituzionale.

Stamani ha esordito ricordando la festa della mamma: è importante ricordarsi che vi sono le mamme vittime di violenza.

Ha centrato il suo discorso sul tema del lavoro: tra i lavoratori vi sono anche le donne vittime di violenza, che sono tra le più penalizzate anche in questo.

Allora le chiedo:

l’Onorevole Carfagna è stimata dalle donne pisane per averle sostenute, non solo grazie alla legge sullo stalking, ma per i suoi chiari interventi sull’inopportunità politica della nomina dell’assessore alla cultura, un uomo che ha esercitato una condotta persecutoria verso le donne: tale comportamento è ben riconosciuto negli atti giudiziari e rientra nella violenza di genere.

Gentile Vicesindaca, come si concilia il suo silenzio assordante verso le vittime di violenza con la chiara posizione presa dall’Onorevole Carfagna, donna del suo stesso partito e sua sostenitrice, donna che ha avuto la fermezza di esporsi sul caso Buscemi ?

Un’altra donna Onorevole, la deputata Pd Susanna Cenni, ha assunto una chiara posizione sul caso pisano, presentando un’interpellanza urgente in cui veniva fatto riferimento anche agli atti di cyberbullismo verso le attiviste che chiedono le dimissioni dell'assessore (compiuti da “sodali” dello stesso assessore: aggiungo io).

Questi due esempi dimostrano quanto sia importante agire a difesa delle donne e che l’azione sia trasversale; tutte le donne impegnate contro la violenza di genere invitano all'unione: Laura Boldrini, Valeria Valente Presidente della Commissione femminicidi, la Carfagna stessa, come ha dichiarato nel suo intervento alla Scuola Sant’Anna sullo stalking.

Lei, Vicesindaca, era presente a quell’evento ed ha potuto ascoltare l’invito a mantenere l’attenzione sui diritti delle donne perché sono una conquista recente e sempre in pericolo.

Ha potuto ascoltare quanto bassa sia la percentuale delle donne che denunciano, quanto pochi siano i casi di pena certa per il maltrattante e quanto spesso, invece, i casi giudiziari si trasformino in un processo alla vittima.

Eppure, a distanza di quasi un anno dall’inizio del suo incarico, lei non ha detto una parola di solidarietà verso le vittime di violenza di Buscemi e verso le donne attiviste di Pisa.

Eppure, anche lei è una donna.

Altra domanda: con quale speranza una donna dovrebbe votare lei, relativamente al tema delle politiche sulla parità di genere, se non ha sostenuto neanche le sue concittadine ?

Io stamattina l’ho guardata negli occhi e rispettata, ma lei non vuole guardare noi.

Romina Romiti, cittadina pisana

 

redazione.cascinanotizie