Liberi e Uguali contro la politica del risanamento a scapito dei servizi

Politica
Cascina
Giovedì, 10 Maggio 2018

In merito alla gestione delle finanze del Comune di Cascina, c'è chi da una parte sventola la bandiera della buona gestione e del risanamento e chi invece accusa l'amministrazione di esserci riuscita soltanto grazie ad un immobilismo che non prevede investimenti e quindi neanche sviluppo. Fra questi ultimi anche il comitato di Liberi e Uguali di Cascina che scrive: "In due anni di giunta Ceccardi, il paese di Cascina si è impoverito, non solo culturalmente a seguito di un quotidiano imbarbarimento fatto di odio prepotenza e propaganda di stampo fascista, ma anche in termini economici e di servizi ai cittadini. Da quest’ultimo punto di vista è sotto gli occhi di tutti che a Cascina regna il degrado più totale, senza uno straccio di manutenzione di strade, del verde o degli edifici pubblici. E questo non può essere giustificato da un risanamento dei bilanci…un buon padre di famiglia si indebita per comprare casa e per mandare i figli a scuola e non fargli mancare nulla. Così un Comune si indebita per fare investimenti duraturi nel tempo, come costruire scuole o edifici pubblici per garantire servizi ai suoi cittadini, chiaramente rispettando un equilibrio che consenta la normale gestione delle risorse (cosa che nella precedente amministrazione di centrosinistra è sempre stata rispettata e certificata dalla Corte dei Conti)".

"Per questo motivo, prosegue LeU, Ceccardi e Rollo hanno poco da ‘autoincensarsi’ come virtuosi del bilancio, il “mastodontico debito” che hanno sempre detto di aver ereditato – 1) non era delle proporzioni sempre dichiarate, 2) ha sempre consentito una gestione del Comune attenta ai bisogni dei cittadini…cosa sconosciuta alla destra cascinese. Come non ricordare solo alcuni esempi: riduzione dei contributi e dei posti per i bambini agli asili nido. Eliminazione della convenzione col centro anziani di Zambra, riduzione dei posti nelle graduatorie delle case popolari, eliminazione dei contributi alle associazioni del terzo settore (fondamentali per sostenere il welfare), ed infine una chiusura a riccio nei confronti dei cittadini trasformando il palazzo comunale da una casa di vetro ad un bunker militare! Infine però quello che ci spaventa di più di questa giunta di destra è la totale inadeguatezza alla gestione della cosa pubblica per una cronica carenza di una visione, di una prospettiva di lungo raggio volta a migliorare Cascina un passo alla volta verso obiettivi di benessere sociale, di eccellenza e di efficienza… non si vede nessun straccio di intuizioni che in passato hanno dato lustro al nostro paese come Virgo o il Polo Tecnologico, o hanno guidato trasformazioni dolorose come il passaggio dal mobile alla nautica o a cooperative sociali come L’Arca che hanno garantito lavoro a tante famiglie cascinesi, o ancora hanno arricchito culturalmente le nuove generazioni come la sperimentazione teatrale ahimè oggi un lontano ricordo! Ecco cosa vogliamo noi per Cascina, una prospettiva che superi questo medio evo leghista e rilanci il nostro paese al posto che merita".    

 

massimo.corsini