"L'uomo di ferro" alla Città del Teatro, domenica 14 dicembre

Cultura
Cascina
Venerdì, 14 Dicembre 2018

La Fondazione Sipario Toscana e il Theatre du Phare presentano la loro nuova produzione, uno spettacolo per ragazzi ma non solo, "L'uomo di Ferro".

L'opera andrà in scena a La Città del Teatro, domenica 16 dicembre alle ore 16 e alle ore 18, oltre a repliche lunedì 17 e martedì 18 dicembre, alle ore 10.Nell’adattamento della favola Giovanni di Ferro dei fratelli Grimm l’attore-narratore, solo in scena, ci racconta il percorso iniziatico di un bambino che diventerà un uomo.
Dopo aver infestato la foresta per anni, l’Uomo di Ferro, l’essere selvaggio, viene catturato, imprigionato, esibito. Sarà finalmente liberato dal giovane figlio del re. Nella fuga l’Uomo di Ferro porta con sé, sulle sue spalle, il ragazzo prima di accompagnarlo nel percorso d’iniziazione.
Ho scoperto il racconto Jean de fer durante le mie ricerche su Peter Pan. Dal piccolo ragazzo di James Matthew Barrie che rifiuta di crescere a quello dei fratelli Grimm che non vuole altro, ci si ci si pone la stessa domanda: Crescere...? È sfidare i divieti? Superare i "non fare questo, non fare quello! ... O non crescerai mai!" ? È inevitabile rinunciare ai propri sogni?
È forse liberarsi, farsi strada nel vasto mondo e infine osare mostrarsi agli occhi degli altri.
Sono questi grandi viaggi verso l’età adulta che mi hanno fatto interrogare sulle problematiche personali e che mi hanno fatto nascere il desiderio di raccontare questa storia, con le mie parole, il mio percorso tra il teatro, il movimento e le storie.
Ho scelto uno spazio scenico che rappresenti  il cammino di iniziazione del bambino. Ho voluto una scenografia agile, che si possa adattare ad ogni spazio ma in grado di rispettare le scelte fatte durante il processo creativo.  I personaggi sono evocati senza mai essere interpretati. Gli oggetti, otto bidoni impilabili costruiscono lo spazio scenico, rappresentando i luoghi, gli oggetti o i protagonisti del racconto. Sono sia oggetti sonori che pretesti per la scena.
Olivier Letellier
 

luca.doni