Migliarino, cartello ambientalista "Contro la cessione ai comuni delle competenze che il Parco ha sulle aree contigue"

Cronaca
Vecchiano
Martedì, 7 Novembre 2017

Contro la cessione ai comuni delle competenze che il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha sulle aree contigue.

Ecco il comunicato stampa inviato da Amici per la Terra Versilia, Emozionambiete, Italia Nostra, Legambiente Versilia, Legambiente Pisa, Lipu, WWF Alta Toscana,

 

Questo di seguito il testo integrale

Rileggendo le dichiarazioni dell’architetto Ghionzoli su “La Nazione”di Pisa del 31.10.2017, possiamo dire di essere sicuramente d’accordo con lui sul fatto che il Parco non è “un freno” per le attività produttive, ma troviamo riduttivo considerarlo semplicemente uno “strumento di sviluppo” oltre a non capire a che titolo parla: come esponente del PD, come libero professionista, come Membro del Consiglio Direttivo del Parco? Non sembra che l’argomento sia stato ancora ufficialmente affrontato.

Secondo chi scrive, il Parco costituisce una garanzia di qualità del territorio, in quanto ne tutela i valori che rappresentano l’ossatura e l’identità della comunità. Valori non negoziabili, la cui perdita genererebbe situazioni di degrado non solo ambientale, ma anche economico, sociale e culturale.

Non si comprende la ventilata ipotesi della Regione di limitare la funzione di controllo del parco “dal punto di vista urbanistico” nelle Aree Contigue. La funzione del Parco è infatti sinergica e di sussidio ai Comuni per porre un freno al consumo di suolo, all’abusivismo e alla speculazione. Se venisse a mancare, i Comuni sarebbero ancor più esposti alle pressioni dei privati e meno attenti all’interesse collettivo, nonché più inclini a progetti di scarsa o nulla lungimiranza, che ostacolerebbero la crescita di attività produttive sostenibili, mirate alle finalità di tutela e conservazione.

Non si tratta di un rapporto conflittuale, perché esistono leggi che i Comuni devono fare rispettare al pari del Parco. La legge regionale 30/2015 chiarisce che l’area contigua, seppur esterna ai confini dell’area naturale protetta vera e propria, è il luogo in cui è necessario intervenire per assicurare la conservazione dei valori dell’area protetta. La stessa legge conferisce al Piano Integrato Territoriale del parco una sovraordinazione in materia urbanistica ed edilizia rispetto a disposizioni difformi contenute negli strumenti urbanistici degli enti locali competenti, anche riguardo alle aree contigue.

I Comuni d’altro canto sono parte integrante del Parco e partecipano alla sua gestione tramite il Consiglio Direttivo e l’organo di Comunità di Parco. Non esiste quindi dualismo e la collaborazione tra Parco e Comuni è un valore aggiunto alla pianificazione territoriale, giacché la arricchisce di una visione strategica di area vasta e sovracomunale, propria degli enti regionali.

“La rotta” segnata dalle normative europee, nazionali, regionali è chiara e non si comprende perché si dovrebbe cambiare e con quali modalità.

Le Associazioni esprimono pertanto Netta contrarietà alla esclusione delle competenze sulle aree contigue al parco per delegarle ai comuni.

Essendo TOTALMENTE CONTRARIE ANCHE SOLO ALLA SUA IPOTESI

redazione.cascinanotizie