Molina di Quosa: impianti sportivi in stato di abbandono. Il Comune: "Presentato nessun progetto valido di riqualificazione"

Cronaca
Sport
San Giuliano Terme
Mercoledì, 4 Ottobre 2017

Gli impianti sportivi di Molina di Quosa, nel comune di San Giuliano Terme, versano in grave stato di degrado, ma nessuno ha presentato un progetto valido di riqualificazione dell'area sportiva comunale.

Dopo la segnalazione di un nostro lettore (di cui alleghiamo il materiale fotografico inviato alla redazione), abbiamo cercato di fare luce sulla lunga e tortuosa storia dell'area sportiva di proprietà del Comune termale, da anni decaduta in stato di abbandono.

Del 18 luglio 2016, l'ultima pubblicazione di un avviso "per la presentazione di progetti di fattibilità per la riqualificazione e la gestione di immobili di proprietà comunale presenti in Molina di Quosa, via Don Luigi Sturzo" (allegati pdf).

L'avviso era destinato a "persone fisiche o giuridiche, enti pubblici, o raggruppamenti di tali persone o enti, compresa qualsiasi associazione temporanea di imprese"

In quel documento, il Comune termale sollecitava la presentazione di proposte per la realizzazione di opere funzionali al miglioramento della fruibilità dell'area in oggetto, che al suo interno, escluso il palazzetto dello sport (palestra), comprende un immobile di circa 170 metri quadrati (bar), un campo da pallavolo, due campi da tennis e un piccolo prefabbricato adibito a spogliatoio (prospetto dell'area allegato qua a fianco).

"I proponenti - spiegano dall'ufficio sport del Comune termale - avrebbero dovuto manifestare il loro interesse, considerando la vocazione sociale dell'area, e proporre un progetto di riqualificazione, comprendente anche le modalità di rientro sul capitale investito".

Presentato un progetto valido, poi tutto sarebbe stato messo a gara, con il vantaggio, per i proponenti, di potere adeguare l'offerta fatta ad una eventuale offerta migliore (oppure, di ritirare la propria offerta otteneno un rimborso delle spese sostenute per la progettazione).

L'avviso del luglio 2016, però, è andato deserto, tranne che per un progetto presentato al di fuori dei parametri richiesti in termini di legge.

"L'unico progetto presentato - continuano dall'ufficio sport del Comune - non era conforme a quanto previsto dalla normativa vigente (art. 183 comma 15 del codice dei contratti)".

carlo.palotti
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