Navacchio, zona commerciale nel degrado: sporcizia e incuria. Non bastano le telcamere. Come le più malfamate periferie metropolitane

Cronaca
Navacchio
Martedì, 13 Dicembre 2016

La zona commerciale di Navacchio vive il più completo degrado.

Diverse aree, anche dopo le sollecitazioni di un gruppo di aziende raggruppate da Confcommercio e l'accordo stretto con l'amministrazione comunale cascinese lo scorso 11 novembre (con tanto di conferenza stampa sui possibili percorsi e le azioni da seguire per il recupero dell'area), restano abbandonate a se stesse, rifugio di sbandati e ricettacolo di cumuli d'immondizia.

L'installazione delle telecamere per il controllo di alcune parti critiche della zona commerciale, non hanno ottenuto l'effetto desiderato ed anzi, la rotatoria di via Caprera, anche se ben coperta dagli obiettivi della video sorveglianza, stamani era ricoperta di sacchi d'immondizia, e rifiuti di varia natura (vedi foto allegate).

Ma per trovare lo sporco e l'incuria, degno della più malfamata periferia metropolitana, non bisogna cercare con il microscopio.

L'ingresso della zona commerciale, per intenderci, quello appena seguente la rotatoria del Mc Donalds, accoglie i visitatori, gli acquirenti e tutto il personale impiegato nei tanti siti commerciali, con strutture fatiscenti e non terminate, parcheggi ricolmi di rifiuti e erba alta (e pericolosa aggiungiamo) sui cigli delle strade.

Anche la segnaletica pubblicitaria verticale, spesso è mal tenuta, non aggiornata o solo trascurata e rovinata dalle intemperie.

Addentrandoci nella zona commerciale, quella più lontana dalla luci della ribalta, ma allo stesso tempo, cuore pulsante e casa di tante piccole e medie aziende, la situazione peggiora ancora: qua regna l'erba alta che invade i marciapiedi, mentre alcuni fabbricati non terminati o in attesa di essere venduti, accolgono nelle fredde notti invernali giacigli e rifugi per sbandati o semplici emarginati.

In campagna elettorale, nel dibattito andato in scena al Teatro Politeama e organizzato dopo il primo turno da Il Tirreno (era il 15 giugno), l'allora outsider Susanna Ceccardi fece sua la "Teoria delle finestre rotte", la "teoria criminologica - spiega wikipedia - sulla capacità del disordine urbano e del vandalismo di generare criminalità aggiuntiva e comportamenti anti-sociali".

In oltre la teoria afferma anche che: "Mantenere e controllare ambienti urbani - dice ancora Wikipedia - reprimendo i piccoli reati gli atti vandalici, la deturpazione dei luoghi, il bere in pubblico, la sosta selvaggia o l'evasione nel pagamento di parcheggi, mezzi pubblici o pedaggi, contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi".

Riprendere il controllo della zona non appare cosa semplice, ma la parola data e l'impegno formale preso con gli elettori devono essere rispettati, per far sì che la zona commerciale di Navacchio, diventi a tutti gli effetti, lo specchio fedele di una città viva e partecipe delle regole condivise.

 

carlo.palotti