"Nomi senza cognomi". Venerdì 29 settembre presentazione del libro di Gabriele Santoni

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Vecchiano
Martedì, 26 Settembre 2023

Appuntamento alle 18 al circolo Arci “A. Bartalini” di Filettole

Il nuovo appuntamento con la presentazione di Nomi senza cognomi, freschissima uscita della case editrice pisana MdS, avrà luogo al circolo Arci “A. Bartalini” di Filettole, nel comune di Vecchiano, in piazza Allende, venerdì 29 settembre alle 18.

Autore di questa originale antologia di racconti, che fa parte della collana “Cattive strade”, è Gabriele Santoni, già sindaco di San Giuliano Terme e presidente dell’associazione Molina mon amour. Ne parleranno con lui Giancarlo Lunardi, ex sindaco di Vecchiano, e Giulio Paolicchi, editor di MdS. Saranno letti alcuni brani tratti dal libro a cura dei partecipanti del corso di lettura ad alta voce organizzato da Molina mon amour e Il Gabbiano.

I protagonisti delle storie di Santoni sono, come suggerisce la prefazione, nomi senza cognomi, esponenti di quell’umanità “marginale e marginalizzata che trova il suo habitat naturale lontano dai palcoscenici dell’esistenza, dai riflettori delle vite da cartellone. Uomini e donne del sottobosco urbano, delle periferie, ancor più spesso di paesi, piccoli centri, frazioni, fauna di un ecosistema laterale in cui le relazioni umane osservano regole d’ingaggio semplici nei modi e lasche nei ritmi, allontanandole alla frenesia della contemporaneità, dove tutto esiste per il tempo strettamente necessario per essere divorato”.

Sono racconti in cui “si respira un’aria di piazze, di bar, di cortili, di stie, di fossi, di sale da biliardo gonfie di fumo e di chiacchiere” che restituiscono “la storia in caratteri minuti e scritta in brutta copia di chi da decenni coltiva un’amicizia oppure un rancore, di chi cerca d’affrancarsi dalla monotonia della vita nella provincia più profonda, di chi viene sfiorato dalla Storia con l’iniziale maiuscola, ma pare lo stesso condannato a un ruolo da comparsa”.

Quelli disegnati da Santoni sono ora bozzetti, accenni, acquerelli e ora ritratti a tinte forti, ora sguardi ironici e affettuosi sul destino degli “ultimi di tutto il mondo e dei piccoli fiammiferai” e ora spaccati di vita vissuta, sprecata, tradita, sofferta. A far da collante e filo rosso, il timbro dell’autore, “un uomo che sa ascoltare”, e che dunque “sa anche osservare. E chi sa fare l’uno e l’altro spesso, non sempre ma spesso, sa anche descriverli”, come scrive Stefano Renzoni nella sua nota di prefazione.

redazione.cascinanotizie