Ora basta, prima che accada l’irreparabile, l'Avvocatessa Bibolotti sotto tiro dello stalker

Cronaca
Cascina
Lunedì, 1 Ottobre 2018

E’ uno stillicidio, continuo, non più una “semplice” attività persecutoria seriale nei confronti dell’avvocatessa Cristina Bibolotti.
Il persecutore ha alzato il tiro, con atti violenti, mirati  i nei confronti di persone a lei vicine: parenti e amici.

Una vera e propria intimidazione mafiosa.

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 settembre a subire violenti vandalismi è stata la nonna della fidanzata del fratello di Cristina, Andrea Bibolotti.

Una signora anziana di 82 anni che vive a San Giuliano Terme, da sola, a 20 metri dalla Caserma locale dei Carabinieri.

Il delinquente è entrato nella corte della signora, vedova da poco tempo, ha divelto e rotto tutte le fioriere e poi con una lama ha squarciato le gomme dell’auto e, non contento, ha scritto sulla fiancata "paga tutto la Bibolotti"..

Non si conosce l’identità di chi possa aver commesso questa violenza, certo che da tempo una persona, ben nota alle forze dell’ordine e alla magistratura, perseguita la Bibolotti con messaggi, appostamenti sotto casa, minacce non tanto velate.

Con una lama tagliente. Cosa poteva accadere se qualcuno, in quel momento. fosse uscito di casa, visto il delinquente, lo avesse affrontato o solo urlato. Quale sarebbe stata la reazione dell’uomo armato, quali sarebbero state le conseguenze.

Ora basta, già da tempo il limite è stato superato. Le Forze dell’ordine e la Magistratura devono  prendere una decisione, devono mettere in essere tutti le azioni tese a fermare questa persona, prima che accada l’irreparabile.

Non si può aspettare oltre. Così come non si può accettare che il primo cittadino di Cascina non abbia mai speso una parola di condanna nei confronti del violento stalker che agisce intimidendo la Bibolotti proprio per il suo impegno politico e di puntuale critica nei confronti  della maggioranza che governa Cascina.

Interessamento invece da parte del Sindaco di San Giuliano Terme, Sergio di Maio che si è subito attivato mettendosi in contatto con le forze dell'ordine e portando la sua solidarietà e vicinanza a Cristina Bibolotti, condannando apertamente quanto accaduto.

Questo è un vero e proprio appello affinché poi non si dica “non lo sapevamo”, “non credevamo potesse arrivare a tanto”.

luca.doni