Pisa contendibile alle amministrative del 2023

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 26 Settembre 2022

I risultati delle elezioni politiche 2022 ci consegnano una Italia, una Toscana ed una provincia di Pisa decisamente a destra, senza trattini, ma stona, se così si può dire, il dato di Pisa città

All'ombra della Torre Pendente si è avuto un "suffragio" diverso sia per il centro destra che per il centro sinistra.

La coalizione PD-VerdiSinistra-+ Europa-Impegno Civico incassa un 41,50%, la coalizione Fratelli d'Italia-Lega-Forza Italia-Noi Moderati il 31,97 (con equilibri interni completamente diversi rispetto alle amministrative del 2018).

Una differenza di quasi 10 punti con un PD al 28% e l'alleanza VerdiSinistra all'8,43%.

C'è il classico però che portò già nel 2018 al ballottagio e alla vittoria del centro destra incoronando Michele Conti sindaco di Pisa.

Contendibile se (e sappiamo che i dubbi non hanno mai fatto la storia) il centro sinistra e le altre forze che attualmente siedono all'opposizione in Consiglio Comunale sappranno trovare una sintesi e presentarsi uniti.

Qualche scenario possibile: PD-VerdiSinistra-+Europa-M5S insieme raggiungerebbero il 53,07% al primo turno, se poi anche Azione-Italia Viva si accodasse con il loro 8,11% non ci sarebbe per niente partita.

Ma adesso il PD dovrà fare i conti con la sconfitta subita e quali saranno le risultanze di un congresso che si prospetta infuocato? Quali le ricadute locali, pisane in particolare?

In più il centro sinistra e la sinistra hanno, ormai da decenni, la sindrome tafazziana della divisione programmatica, cioè a dire che parlano sempre di programmi da presentare prima su cui confrontarsi e immancabilmente su cui dividersi.

I famosi veti incrociati che impediscono le coalizioni vincenti per il centro e la sinistra.

Non ho citato Unione Popolare, a Pisa formata da Rifondazione Comunista, Una Città in Comune e Potere al Popolo più altre sigle che non supera il 3,31%. Vuoi per una troppo recente nascita, vuoi per la presenza di un nome che certo non li ha favoriti (De Magistris), vuoi per un travaso di voti verso VerdiSinistra.

La riconferma di Michele Conti a sindaco di Pisa, a poco meno di un anno dalle amministrative (probabilmente a maggio-giugno 2023) non è per niente scontata. 

L'incognita non è se il centro sinistra, visti i risultati a questa tornata elettorale, è in grado vincere, ma se è capace di aggregarsi, di scegliere un candidato, come ho sttolineato in diretta su Punto Radio, che non provenga dal poltronificio accademico ma dalla società reale. Fatto questo per niente scontato.

Sul fronte del centro destra, oggi lo ha detto chiaramente l'esponente di Fratelli d'Italia, Diego Petrucci (per altro colui che convinse la sua coalizione a presentare Conti candidato a sindaco): "gli equilibri nel centro destra dovranno essere completamente rivisti, anche sul modo di comunicare da qui alle amministrative."

Un centro destra che però sa sempre lottare con caparbietà per raggiungere il proprio obiettivo, stare uniti per vincere, a differenza del centro sinistra che lotta per stare diviso per perdere.

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luca.doni