Pisa: contro il no alle manifestazioni politiche negli spazi pubblici

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 31 Gennaio 2023

Comunicato di Una città in comune - Rifondazione Comunista

"Lo scorso 21 gennaio abbiamo liberato il Ponte di mezzo dalle auto, facendo vedere alla città cosa potrebbe essere la Pisa del domani con un’amministrazione di Diritti in Comune. Un’iniziativa che ha coinvolto centinaia di persone a discutere del futuro della città, con laboratori per bambini e bambine, biblioteca itinerante, mostre fotografiche, e soprattutto installazioni nelle quali abbiamo illustrato il programma con cui ci candiamo alle prossime elezioni comunali. Abbiamo scelto uno spazio pubblico e una forma partecipata, avendo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie.

Evidentemente questa manifestazione ha dato molto, troppo fastidio, se ad orologeria il 26 gennaio è stata emessa dal Comandante della Polizia municipale una determina sulla “concessione di spazi ed aree pubbliche per esercizio di attività politica”. Lo scopo è evidente: impedire iniziative come quella da noi promossa sabato scorso. Si legge nella determina: “non potranno autorizzarsi occupazioni di spazi o aree pubbliche quando ciò comporti divieti, deviazioni o limitazioni del traffico veicolare (fanno eccezione le iniziative e manifestazioni che si svolgono in forma dinamica)”.

Riteniamo questa determina gravissima e lesiva del diritto costituzionale di manifestare: anteporre il traffico urbano alla libera espressione di proposte politiche nello spazio pubblico non ha nulla a che vedere con una idea di una democrazia matura. In base a  questa disposizione un comizio o un presidio che comportino una modifica del traffico non verranno più concessi! Notiamo, inoltre, che la restrizione riguarda solo le attività politiche: quelle di natura commerciale, anche se impattano sul traffico, possono svolgersi regolarmente.

Ricordiamo, a chi sembra averlo dimenticato, che le autorizzazioni allo svolgimento di manifestazioni pubbliche spettano alla Questura. Una norma del genere, palesemente liberticida, discriminatoria e illegittima, va subito ritirata e l’amministrazione comunale deve subito chiarire la propria posizione e assumersi tutte le proprie responsabilità.

Evidentemente il nostro "Ponte verso il domani" ha colpito nel segno, rilanciando un'idea dello spazio pubblico che mette al primo posto la partecipazione, l’incontro, le idee, le persone. Impedire che si possa replicare una simile iniziativa dimostra che un "Ponte verso il domani" ha fatto e fa molta paura. Ma che, più in generale, la democrazia e la cittadinanza attiva fanno paura a chi governa la città.

Invitiamo le associazioni, i partiti, i sindacati, le forze democratiche tutte a prendere parola affinché la determina liberticida sia subito ritirata".

redazione.cascinanotizie