Pisa, il futuro in meno di 24 ore

Sport
Lunedì, 1 Agosto 2016

Ventiquattro ore dopo il terremoto in casa Pisa si cerca di capire cosa può accadere e quale futuro attende la squadra ed i suoi tifosi. Tre al momento sono le ipotesi. 

CAMBIO DI PROPRIETA' - L'ipotesi più suggestiva, la riporta il Tirreno di questa mattina che parla di un incontro fra Maurizio Mian e Leonardo Covarelli. Il nome di Mian è da tempo accostato a quello del Pisa, non è certo un segerto che abbia contribuito in modo importante al salvataggio del club qualche settimana fa, ma l'ex presidente, scottato dalla precedente esperienza, non vorrebbe apparire in prima persona e tornare così sotto i riflettori della città. Covarelli (ricordiamo sotto la sua presidenza il Pisa è salito in serie B) è un nome che lo stesso Mian avrebbe fatto per poter ritornare a fare calcio a Pisa.

RISPETTO DEL PATTO DI GALLARATE - Questa è la seconda ipotesi al quale pare stia lavorando il vice presidente Freggia. L'anima pisana della società chiede a Petroni il rispetto di quanto stabilito in Lombardia, quindi Gattuso e Lucchesi che decidono l'area tecnica, compreso il settore giovanile, Primavera e Berretti in primis, ora sotto l'egida di De Pasquale, con Taverniti che fa in passo indietro e si occupa solo di presenziare ai Cda della società. A queste condizioni il ritorno di Gennaro Gattuso non si potrebbe escludere.

ROMA PADRONA - Petroni e Taverniti vanno avanti per la loro strada. Scelgono di fare i padroni del Pisa decidendo in toto sul nuovo allenatore e restando inamovibili sul settore giovanile. Questo sarebbe lo scenario più apocalittico perchè significa l'irrimediabile ed insanabile frattura con l'ala pisana della società che si dimetterebbe in massa. E' lo scenario Pisa-Petroni=Lazio-Lotito (di cui abbiamo parlato qui), è lo scenario che porterebbe il Pisa alla rovina perchè provocherebbe una frattura insanabile fra società e tifosi, ed il Pisa senza i propri tifosi non è niente e non va da nessuna parte.

Intanto oggi pomeriggio Fabrizio Lucchesi incontra la squadra. I giocatori spiegheranno al direttore generale le loro sensazioni e le loro ragioni e, soprattutto gli ultimi arrivati, decideranno se continuare la loro avventura con il Pisa o chiedere la rescissione del contratto, senza considerare che anche un eventuale nuovo allenatore avrebbe da dire la sua sentendo l'esigenza di rivoluzionare la squadra, o per lo meno di cambiarne una parte.

massimo.corsini