Proposta di Auletta sulle case sfitte a Pisa

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 22 Aprile 2024

Uno studio per conoscere meglio la condizione abitativa sul territorio comunale da far svolgere alla Conferenza Università Territorio

Questo il testo completo del comunicato

Case sfitte, proponiamo alla CUT uno studio congiunto tra Comune ed Università di Pisa: ogni immobile vuoto è una ferita su cui intervenire. 
  
Alla prossima riunione della Conferenza Università Territorio che si svolgerà martedì 23 aprile proporremo di attivare uno studio congiunto tra il Comune e l’Università di Pisa sulla condizione abitativa nel territorio comunale, con particolare attenzione dedicata al tema del mercato privato dell'affitto, al fine di approfondire le esigenze, le prospettive e i bisogni di chi cerca un alloggio in affitto. 
  
Si tratta di un esperimento e di una ricerca che è già stata fatta negli scorsi mesi ad esempio a Reggio Emilia tra il Comune e l’Università, che attraverso la somministrazione di un questionario -  che ha visto coinvolti soggetti associativi rappresentativi degli inquilini, dei proprietari e di tutti quei soggetti attivi sui temi delle politiche abitative -  ha fatto emergere dati di grandissima rilevanza ma anche criticità importanti a partire dalla presenza di circa 3.000 alloggi sfitti in città. 
  
Anche a Pisa, il numero di alloggi sfitti è di migliaia e migliaia. Secondo le rilevazioni dei sindacati degli inquilini sono oltre 4000, a fronte di una emergenza abitativa sempre più drammatica, come dimostra il fatto che gli sfratti si sono moltiplicati a dismisura negli ultimi anni e il 90% di essi è dovuto a morosità incolpevole. Non solo. Oggi, complice anche la moltiplicazione di Airbnb, riuscire a trovare un appartamento per una famiglia ma anche per gli studenti e le studentesse è quasi impossibile, e le ragioni principali per cui non si riesce a trovare una casa in affitto sono proprio i prezzi troppo elevati. 
  
Occorre rompere questo circolo vizioso che produce da un lato una crescente povertà abitativa e dall’altro favorisce la speculazione dei medi e grandi proprietari. Per romperlo serve l’intervento del Comune, e la collaborazione delle altre istituzioni a partire dell'Università. 
  
Gli alloggi sfitti sono, infatti, uno dei fenomeni meno indagati della complessa questione abitativa e su questo occorre partire, e valorizzare, anche le potenzialità di uno specifico studio. 
  
Riteniamo che uno strumento come quello realizzato a Reggio Emilia sia indispensabile per intervenire in maniera decisa sul mercato privato e per attuare politiche urgenti al fine di rendere disponibili e a prezzi accessibili le migliaia di alloggi da anni volutamente chiusi. Ma non solo. Questo strumento rende ancora più evidente come non sia in alcun modo necessario costruire nuove case private, come invece si continua a fare nel nostro Comune, anche con consumo di suolo, in quanto di case ce ne sono fin troppe ma vuote. 
  
La questione del diritto all’abitare, della giustizia sociale e climatica sono per noi strettamente connessi, e la nostra città, in quanto soprattutto città universitaria, deve avere delle risposte da tutte le istituzioni presenti sul territorio. 
  
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare 

 

redazione.cascinanotizie