Remaggi, i Sindacati chiedono più tempo per internalizzare i lavoratori

Economia
Cascina
Martedì, 4 Febbraio 2020

Le OO.SS riconfermano le preoccupazioni rispetto alla repentina e non governata internalizzazione del servizio dell'assistenza presso la RSA Remaggi , comunicata dal CdA pochi giorni prima di Natale, alla cooperativa sociale Elleuno,  che gestirà quindi  fino al prossimo 10 febbraio,  il servizio in uno degli edifici della RSA di Navacchio. 

La comunicazione di cessazione dell'appalto, ha avuto appena un mese di preavviso,  ed alla suddetta data, le diciannove  OSS della cooperativa saranno estromesse  in blocco dal servizio e sostituite da nuovo personale a tempo determinato,  assunto  direttamente dall'Apsp. 

Se pure le internalizzazioni rappresentano una scelta apprezzata dal sindacato, riteniamo tuttavia imprescindibile che  tale iniziativa,  sia in via preventiva sostenuta ed accompagnata in tempi congrui da un'attenta pianificazione, affinchè il personale in appalto, non corra rischi sotto il profilo occupazionale, come invece si sta profilando nella situazione specifica del Remaggi. 

La perdita del posto di lavoro per il personale in appalto, riguarda lavoratori e lavoratrici che hanno un' età anche di circa 60 anni,  e che prestano la loro opera al Remaggi anche da 15 anni. 

Al disagio occupazionale si somma , quello considerevole che sarà causato agli ospiti anziani e fragili, che vedranno da un giorno all'altro, il radicale cambio di tutto il personale addetto all'assistenza e di conseguenza il frantumarsi di tutte le relazioni ed i rapporti costruiti in anni e anni  di faticoso lavoro. 

 E' inaccettabile che l'iniziativa del CdA, sostenuta dall'Amministrazione comunale di Cascina, non abbia registrato alcuna sensibilità rispetto ai danni di ordine sociale che può produrre, considerando lavoratori ed ospiti alla stregua di numeri. 

Le OO.SS hanno chiesto al CdA di rivedere i tempi per l'internalizzazione, individuando percorsi finalizzati ad evitare ogni impatto occupazionale e garantire al meglio la continuità assistenziale agli ospiti. 
Se la difesa dell'occupazione ed il mantenimento della qualità assistenziale agli ospiti, rappresentano davvero anche per il CdA e l'Amministrazione comunale, condizioni importanti come a parole hanno sostenuto, le OO.SS chiedono che si faccia un passo indietro. 

La volontà e l'assunzione di responsabilità, in questa triste vicenda, riteniamo che  rappresentino l'unica condizione “si ne qua non”

Ad oggi non abbiamo potuto apprezzare nessun atto di responsabilità . 
L' auspicio è quello di un attento riesame del percorso tracciato ad oggi, che possa traguardare una prospettiva equilibrata e sgombra da ricadute sociali negative. 

FP CGIL Pisa 
UIL FPL Pisa 
CGIL Pisa 
SPI-CGIL Pisa 
UILP- Pisa 
 

redazione.cascinanotizie