Rifiuti pericolosi a ridosso degli impianti sportivi di Cascina?

Cronaca
Cascina
Martedì, 24 Luglio 2018

La denuncia di un cittadino e le paure dell'ex sindaco Antonelli

I due cumuli di terreno sorti molti anni fa nelle immediate vicinanze della zona sportiva di Cascina, non convincono la popolazione residente. Sotto di essi, infatti, ricoperti dalla terra e dalla vegetazione, potrebbero essere stati sepolti rifiuti pericolosi.

Con una lettera accorata inviata alla nostra redazione, Roberto Bargellini, architetto in pensione, ha deciso di metterci la faccia e di riportare alla luce una storia vecchia di oltre vent'anni, che torna indietro nel tempo, fino all'epoca del sindaco Franco Menichetti, in carica dal '92 al '94.

Nel testo che riportiamo integralmente qua sotto, Roberto Bargellini definisce i cumuli come "discariche" e riporta i costumi accettati a quel tempo, quando i due punti di raccolta dei rifiuti erano "regolarmente autorizzati dall’allora Amministrazione".

In attesa di conoscere le prossime mosse dell'attuale giunta per capire la reale natura del materiale sepolto in quella zona della città, abbiamo contattao l'ex sindaco di Cascina Alessio Antonelli, che in via ufficiosa, conferma le paure espresse da Roberto Bargellini.

"Durante il mio mandato - ha spiegato al telefono Antonelli - furono sollevate alcune perplessità sul cumulo nato a ridosso dello stadio Redini e della piscina comunale. Tanto che, quando la società gestrice delle piscine presentò un piano per la realizzazione di una centrale fotovoltaica, gli fu indicato di realizzarlo proprio al di soprà della collinetta. L'intento, era anche quello di capire che cosa ci fosse stato sepolto sotto".

Che cosa nascondono quei cumuli? Quali possono essere, nel caso fossero stati sepolti anche rifiuti pericolosi, le conseguenze per la popolazione residente e per chi frequenta gli impianti sportivi di Piazzale Enzo Ferrari?

Queste le domande che poniamo all'amministrazione comunale, all'Arpat e alle autorità competenti in materia di sicurezza ambientale.

 


pianta dell'area a cura di Roberto Bargellini

 

Questa di seguito la lettera inviata a Cascina Notizie da Roberto Bargellini.

"La questione riguarda il totale abbondano in cui si trova la zona sportiva di Cascina, con l’ingombrante presenza delle due discariche ricoperte di terra. Oramai fanno parte del paesaggio, fatte passare come manufatti realizzati per proteggere il campo di calcio dal vento.
Non per nulla la zona si chiama “Spazza vento”.
In realtà nella Giunta “Menichetti" le due discariche erano regolarmente autorizzate dall’allora Amministrazione. La gente veniva e ci scaricava di tutto, dal pozzo nero alle latte dei solventi e vernici, alle demolizioni e chissà a cosa altro.
Poi un bel giorno si sono accorti che non era proprio uno spettacolo esilarante e quindi hanno coperto tutto con la terra ed arrivederci.
Come si è trasformato tutto il liquame dei pozzi neri, i residui dei solventi e i barattoli delle vernici in questi anni, nessuno l
o sa così come se la falda freatica ha subito delle contaminazioni.
A suo tempo qualcuno della giunta Cacciamano si accorse che gli alberi che piantavano si seccavano tutti. Fece fare dei rilievi e dei sondaggi, una volta avuti i risultati mise tutto in un cassetto.
Scavando a pochi centrimetri con mezzi di fortuna appare di tutto.
Credo sia arrivato il momento per sapere cosa c’è la sotto. E’ giusto che la popolazione sia a conoscenza di come stanno le cose, se ci sono delle responsabilità perseguire i responsabili.
Il vecchio sindaco Menichetti non c’è più e quindi non è perseguibile ma i suoi assessori ci sono ancora. Ed è giusto per chi abita in zona essere sicuri che non sia un luogo malsano
".

 

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carlo.palotti