Scritta antisemita a Bientina. Carmassi: "Non è una ragazzata. È un crimine"

Cronaca
Bientina
Lunedì, 19 Novembre 2018

"Non è una ragazzata. È un crimine".

Dario Carmassi, sindaco di Bientina, non vuole che il caso della scritta antisemita apparsa nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 novembre nei giardini in via Caduti di Piavola sia declassata a "ragazzata".

Scrive Dario Carmassi su Facebook.

"Non è una ragazzata. È un crimine, un atto grave, del quale abbiamo già iniziato a cercare i responsabili. Responsabili che alla luce della legge Mancino rischiano parecchio.

È successo ieri a Bientina, nei giardini in via Caduti di Piavola. Solo questo basta a far capire l'orrore di questo gesto.

Non mettete mi piace. Fate sapere alle forze dell'ordine o alla polizia municipale se avete visto qualcuno o qualcosa. Non ci può essere protezione in casi come questo. Non basta cancellare la scritta".

Il sindaco di Bientina annuncia quindi l'avvio di una caccia serrata ai respondabili, perché, spiega - "non ci può essere protezione in casi come questo".

Il gesto, grave, richiama alla memoria non solo l'Olocausto, ma anche l'eccidio di Piavola di Buti, quando il 22 luglio del 1944, un reparto tedesco uccise 18 civili sfollati sui monti per sfuggire alle persecuzioni nazi-fasciste e ai bombardamenti alleati.

Ecco l'intervista raccolta in compagnia della professoressa Daniela Bernardini in occasione di "In Cammino per la Resistenza", organizzata lo scorso 7 ottobre.

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carlo.palotti