Sentenza della Cassazione sul caso Buscemi, soddisfatta la parte lesa

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 11 Gennaio 2019

La Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da Andrea Buscemi avverso la sentenza per stalking della Corte di Appello

È arrivata la sentenza della corte di Cassazione sulla vicenda che riguarda l’assessore alla Cultura del Comune di Pisa Andrea Buscemi accusato di stalking dalla ex fidanzata Patrizia Pagliarone.

Sentenza che, come recita il dispositivo “annulla la sentenza impugnata agli effetti civili e rinvia al giudice civile competente per valore in grado di appello. Rigetta il ricorso agli effetti penali”.

A commentare il dispositivo emesso nella tarda serata di ieri, 10 gennaio è Teresa Manente, responsabile ufficio legale della Ong Differenza Donna: «ieri la Cassazione ha rigettato il ricorso proposto da Andrea Buscemi assessore alla cultura di Pisa contro la sentenza di secondo grado, che lo dichiarava responsabile del reato di stalking compiuto nei confronti della sua ex compagna a partire dal febbraio 2009 al novembre 2009 e ha rinviato al giudice civile il giudizio riguardo al risarcimento del danno che il Buscemi dovrà riconoscere all’ ex compagna».

«Il processo penale si è concluso dopo 10 anni di giudizio avviato con la querela di Patrizia Pagliarone nel 2009 per reiterate aggressioni fisiche, minacce, molestie, pedinamenti  compiuti da Andrea  Buscemi suo ex compagno perché non accettava la rottura del rapporto così come si legge nella sentenza della corte di appello di Firenze, continua l’avvocatessa Manente, sentenza che il Buscemi contrabbanda per assoluzione  essendo invece  intervenuta la prescrizione. L’eccessiva durata del processo è stata determinata anche dalla strategia dilatoria del Buscemi così’ come rilevato dal giudice di primo grado. Il Buscemi durante il processo di primo grado è stato altresì sottoposto ad applicazione di misura cautelare per aver minacciato due testi per indurli a non testimoniare contro di lui.

Attualmente pende processo contro Andrea Buscemi per questi reati la cui udienza è fissata per il 27 febbraio 2019».

«Oltre che in sede civile per ottenere il risarcimento del danno conseguente ai reati subiti, solleveremo il caso alla corte di Strasburgo per l’eccessiva durata del processo avallata dalle strategie difensive dell’imputato», conlude la respensabile dell’ufficio legale di differenza Donna.

«Torniamo a chiedere con ancora più forza le dimissioni dell’Assessore Buscemi. È il commento di Elisa Ercoli che della Ong Differenza Donna è la presidente. Non possiamo tollerare che questo signore resti alla guida della cultura del Comune di Pisa e ci uniamo con forza alla richiesta della Casa delle Donne di Pisa perché rimetta il mandato».

Ieri la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da Andrea Buscemi rispetto alla sentenza di appello emessa nel maggio 2017 dal Tribunale di Firenze che aveva ritenuto Buscemi colpevole di stalking e lo aveva condannato al risarcimento della sua ex compagna, mentre in sede penale il reato era caduto in prescrizione. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso confermando la sentenza del tribunale fiorentino e quindi la colpevolezza di Andrea Buscemi. Quello della Cassazione è un pronunciamento importante perchè ribadisce quanto stabilito dal tribunale di Firenze e, secondo le attiviste della Casa della donna che da mesi chiedono le dimissioni di Buscemi, evidenzia con forza e in modo inequivocabile l’incompatibilità politica di Buscemi ad assessore del Comune di Pisa.

Anche la Casa della Donna di Pisa, da sempre in prima linea sulla vicenda, attraverso la sua presidente Carla Pochini: «La corte di Cassazione è stata chiarissima. Il ricorso di Buscemi è respinto e dunque la sentenza del tribunale di Firenze è confermata. Andrea Buscemi è responsabile di gravi atti di stalking e dovrà risarcire la sua ex compagna. Questa è l’unica verità che è emersa anche in Cassazione e il sindaco Michele Conti non può continuare a far finta di nulla. Uno stalker siede nella sua giunta e insieme a migliaia di cittadine e cittadini chiediamo che da quella giunta venga rimosso subito».

massimo.corsini