Sindacato di Polizia Siulp: «ruspe e idropulitrici non servono per migliorare la sicurezza»

Cronaca
Cascina
Venerdì, 14 Dicembre 2018

Politiche legate alla sicurezza e all'immigrazione, questioni calde ormai da qualche anno di campagne elettorali, ma anche temi da sbandierare come trofei per dimostrare di lavorare per il bene dei cittadini. Nell'argomento entra anche il sindacato di Polizia Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) che attraverso il suo segretario Vito Giangreco attacca le amministrazioni di Cascina e Pisa: «Immigrazione, Degrado Urbano e Sicurezza, parole chiavi che hanno determinato il cambio di governo di alcuni comuni anche della Toscana, tra cui Cascina e soprattutto Pisa. Ebbene, a distanza di mesi, in alcuni casi di anni, a nostro modesto avviso, nonostante i tanti proclami del cambiamento, poco o nulla è cambiato».

«A Cascina, prosegue Giangreco, gli investimenti sulla sicurezza, oltre alle bombolette spray urticanti al peperoncino che, in questi giorni, sono all’attenzione per un fatto assai drammatico, sono state indirizzate anche ad un accordo con un istituto di vigilanza privata.
Un progetto unico, pilota e molto ambizioso, ma confusionario almeno secondo alcune dichiarazioni apparse sulla stampa locale, con sovrapposizione di competenze e funzioni in tema di Controllo del Territorio e di O.P. che come è noto la legge affida alle Forze dell’Ordine Statali, e che ha visto dapprima, con saggezza e responsabilità le precisazioni dello stesso istituto di vigilanza privata per porre un argine alle parole in libertà usate da qualcuno in tema di sicurezza, e poi le precisazioni delle rappresentanze sindacali della municipale che hanno palesato, seppur senza alcuna polemica con il governo locale, la mancata richiesta di servizi serali e notturni così come la mancata retribuzione degli straordinari». 

L'analisi di Vito Giangreco e del sindacato Siulp non si ferma al comune amministrato dalla leghista CeccardiMa se Cascina piange Pisa non ride. Infatti, abbiamo appreso con molto interesse e soddisfazione che i giornali ed i giornalisti faranno di tutto per ricordare ogni giorno come la sicurezza sia stato l’elemento sul quale i cittadini democraticamente con il loro voto hanno disarcionato quel potere che ha gestito per decenni la citta della torre, invitando nel contempo il Sindaco ad esigere nei comitati in Prefettura, dal Questore e dai Carabinieri interventi adeguati alla gravità della situazione».

«Senza alcuna nota polemica, continua il Siulp, sempre rispettosi del lavoro dei politici, magistrati e di tutti, non possiamo non sottolineare come, seppur di fronte al fatto che nei mesi scorsi siano aumentati i viaggi di accompagnamento per le espulsioni di immigrati clandestini, seppur la mole di lavoro della polizia giudiziaria esercitata dai settori investigativi della locale questura che nei giorni scorsi ad esempio ha portato a numerosi arresti, le politiche sull’immigrazione ad oggi non hanno prodotto quei risultati auspicati e come soprattutto la mancanza della certezza della pena rappresenti “l’elemento vanificatore” di tutti gli sforzi prodotti dalle donne e dagli uomini in divisa. Se la parola sicurezza continuerà ad essere declinata con qualche ruspa, ordinanza/divieto e qualche idropulitrice per evitare finanche lo stazionamento dei giovani, che ricordiamo essere una risorsa di cultura e che durante l’anno contribuiscono all’economia della città, non consentirà, a nostro modesto avviso, quel tanto preannunciato cambiamento che tutti noi auspichiamo».

«Riteniamo infatti che, prosegue Giangreco, a prescindere le richieste legittime che verranno avanzate dal Sindaco, in comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, bisognerà fare i conti con dati oggettivi che vedono, ad esempio, un organico della questura, dei commissariati e delle specialità sempre più ridotto e avanti negli anni (che si spopolerà sempre più a causa dei pensionamenti) e che le soluzioni non possono essere affidate, ad un “trasferimento della Questura”  o a quei tentativi di “moltiplicazione dei pani e dei pesci” fatti da qualche politico che ogni tanto spara dei numeri a casaccio, ma necessita di un vero e concreto cambiamento partendo proprio dal rinforzo degli organici e da investimenti in mezzi e strutture».

«In attesa che qualcuno si scagli contro di noi attraverso i quotidiani locali o i vari social, come avvenuto in passato, con esternazioni ed etichettature al limite della decenza, conclude il segretario provincia del Siulp, solo per avere espresso democraticamente il nostro pensiero in termini di sicurezza, come compete al primo sindacato di polizia, libero da ogni condizionamento ed asservimento politico e sempre nel più assoluto rispetto di tutti, ci sia consentito ribadire che le Poliziotte e i Poliziotti aspettano risposte concrete, in termini di risorse, di strumenti, di strutture e di organici, ma soprattutto in termini legislativi affinché, in ogni parte del territorio, il lavoro fatto non venga vanificato».

 

massimo.corsini