Sinistra Unita per Pisa sulla mozione della Scuola Normale

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 3 Aprile 2024

Sconcertati per gli attacchi che il documento ha subito da parte di molti esponenti politici

In merito alla mozione approvata dal Senato accademico della Scuola Normale, scrive  Luigi Sofia, Capogruppo Sinistra Unita per Pisa: «Come Sinistra Unita per Pisa esprimiamo apprezzamento e sostegno alla Mozione del Senato accademico della Scuola Normale Superiore del 26 marzo 2024, che è a tutti gli effetti un appello responsabile alla pace. Allo stesso tempo, affermiamo il nostro sconcerto per gli attacchi che il documento ha subito da parte di moltissimi esponenti politici, benché in effetti si stia sempre più consolidando una prassi di svilimento e messa in discussione dei valori costituzionali fondanti la nostra Repubblica. Secondo i suoi detrattori, la Mozione violerebbe il principio di neutralità della cultura e della scienza: la neutralità dovrebbe quindi essere il lasciapassare per la produzione di sempre più sofisticati strumenti di morte. Una interpretazione fuorviante e strumentale del principio di neutralità, frutto di una malcelata ignavia o complicità con il massacro umanitario in essere in Palestina. Sembrerebbe evidente che questo principio debba avere una interpretazione costituzionalmente orientata, che rafforza i valori fondamentali del nostro ordinamento, tra i primi il ripudio della guerra, di cui all’art. 11 della nostra Carta. Benissimo ha fatto il senato della Scuola a ricordarcelo: la cultura è scelta di civiltà. L’art. 11 è cultura. Non è cultura una ricerca scientifica volta al disconoscimento della vita e della dignità umane.

È preoccupante che la risposta dei rappresentanti della Costituzione sia quella di screditare il sostegno alla pace, di strumentalizzare la richiesta di un cessate il fuoco rispetto alla “inaccettabile forma di punizione collettiva della popolazione palestinese”. Per noi non esistono vie di mezzo: condannare quella mozione significa difendere lo sterminio di migliaia di civili.

Sosteniamo la mozione anche per il suo carattere costruttivo: esplicita l’impegno a promuovere, con mezzi concreti, una ricerca pulita e un dialogo sul conflitto di Israele e Palestina di cui c’è urgenza, perché contribuisce a colmare un vuoto di analisi e di riflessione approfondita sul tema. Certo, è grave che valutazioni attente sulle conseguenza della ricerca scientifica non siano svolte in maniera sistematica, ordinaria, e che all’improvviso ci si avveda del contributo che alcuni saperi stanno dando alle guerre. Ci auguriamo quindi che questo sia il primo passo affinché una riflessione sul senso della cultura accompagni ogni iniziativa». 

redazione.cascinanotizie