Teatro Rossi, l'Agenzia del Demanio nega l'accesso agli atti

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 6 Giugno 2023

"Una Città in Comune" denuncia la poca chiarezza su chi e come dovrà ristrutturare e poi gestire il teatro Rossi, chi ha vinto la gara ha ammesso di essere un prestanome, ma l'Agenzia del Demanio nega l'accesso agli atti della gara di affidamento

Questo il comunicato integrale

TEATRO ROSSI: NESSUNA TRASPARENZA 
Nei giorni scorsi l’Agenzia del Demanio ha aggiudicato in via definitiva il Teatro Rossi alla GDS ARTS MANAGEMENT DI GUGLIELMO DE STASIO s.a.s. con sede in Sassari, una società in accomandita semplice nata nel 2019 con sede a Sassari, dove il titolare insegna presso il conservatorio.
Il Demanio ha così giudicato positivamente, a partire dal Piano Economico Finanziario, la documentazione presentata dalla società e su cui avevamo fatto una richiesta di accesso agli atti che ci era stata rifiutata dalla stessa Agenzia. 
Ad oggi, quindi, la cittadinanza è lasciata completamente all'oscuro e non c’è alcuna trasparenza su quale sarà il piano di gestione culturale e finanziario: nessuno dei documenti che avevamo richiesto si trova sul sito del Demanio, che ha pubblicato solo la determina di aggiudicazione definitiva. L’unica cosa certa è che sarà la società del violinista Guglielmo De Stasio a gestire il Teatro Rossi di Pisa per i prossimi 30 anni, pagando allo Stato duemila euro il mese.
E purtroppo tutte le nostre preoccupazioni e denunce sulla mancanza di chiarezza ancora una volta sembrano essere fondate.
Avevamo subito avanzato dubbi sulla società che aveva vinto il bando dell'Agenzia del Demanio visto che nei fatti è priva di qualsiasi attività e solidità. E questi dubbi sono stati poi confermati dallo stesso De Stasio della società Gds Arts Management, vincitrice della gara, che serenamente ha spiegato di essere un “prestanome”, di essere stato contattato da imprese locali e nazionali che si occupano di restauri di immobili storici per partecipare al bando e che la sua società non sarà quella che si occuperà dei lavori e della gestione,  ma che sarà fatta un’altra società ad hoc.
Ad oggi nulla si sa di chi siano questi imprenditori. Chi sono le imprese locali e nazionali dietro De Stasio? Perché, se ci sono interessamenti locali, non si sono manifestati quando il dibattito sul teatro era vivo e scottante?
Torniamo a chiedere la massima trasparenza su un bene comune così prezioso ed unico della nostra città. Qual è il progetto di recupero e quale quello culturale? Invieremo all'Agenzia del Demanio una nuova richiesta di accesso agli atti per avere tutti i documenti su cui si basa questa aggiudicazione.
E allo stesso tempo denunciamo ancora una volta come non ci sia nessun coinvolgimento e nessun percorso pubblico, a partire dalla esperienza del Teatro Rossi Aperto che per 8 anni ha restituito alla cittadinanza questo spazio.
Il Comune di Pisa sa qualcosa? È stato coinvolto o informato? Serve un confronto pubblico e soprattutto chiarezza e trasparenza su chi sono i veri investitori e quali sono le loro intenzioni. Porteremo la questione anche in consiglio comunale non appena inizieranno i lavori.

redazione.cascinanotizie