"A volte ritornano. Recaldin, l’opposto di re Mida". Comunicato PD Cascina

Ancora polemiche politiche intorno al ritorno in Comune a Cascina di Andrea Recaldin, nella veste di Capo di gabinetto della sindaca Susanna Ceccardi.

Questo di seguito il comunicato integrale del Partito Democratico cascinese.

A volte ritornano. Recaldin, l’opposto di re Mida

La sindaca Susanna Ceccardi sceglie la formula dell’usato più o meno garantito per l’incarico di capo di gabinetto. Dopo alcuni mesi nella natia terra padovana Andrea Recaldin ritorna a Cascina. Da fine ottobre il padovano Recaldin è di nuovo in Toscana, come commissario della Lega per la provincia di Lucca, e dopo poco più di due mesi torna anche in Comune a Cascina. Di nuovo come capo di gabinetto. Viene il dubbio che l’incarico istituzionale serva da supporto all’incarico politico. Di certo ritorna un po’ “ammaccato”, vista la bruciante sconfitta elettorale casalinga.

Recaldin arrivò a Cascina a inizio mandato, dopo che, in pochi mesi, un altro capo di gabinetto aveva perso credibilità e lasciato il Comune. Recaldin avrebbe dovuto portare esperienza e, in effetti, per un certo periodo è stato considerato una sorta di sindaco-ombra. Aveva lasciato Cascina per correre verso la carica di sindaco di Piove di Sacco, il Comune in cui era stato sconfitto nelle elezioni amministrative 2013. Malgrado la crescita nazionale della Lega, Recaldin ha perso anche nel 2018.

La vicenda di Recaldin ha tratti singolari per un’amministrazione che in due anni e mezzo ha fatto probabilmente registrare il record di nomine per un ente locale italiano. Arrivi e partenze anche clamorosi, con veri e propri allontanamenti di personaggi divenuti scomodi per la sindaca. Basta citare i casi degli assessori Gino Logli e Sonia Avolio o il più recente caso del comandate della polizia municipale, Paolo Migliorini. Le porte girevoli per vorticosi ingressi e uscite hanno comunque interessato tutti i settori dell’attività amministrativa.

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