70enne in arresto per pedofilia. Blitz all'alba contro il mostro

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 18 Settembre 2021

Era già stato arrestato nel 2020 per detenzione di materiale pedopornografico. È accusato di violenza sessuale aggravata e continuata su minore, produzione continuata di materiale pedopornografico, adescamento di minore e interferenza illecita nella vita privata. Caso risolto grazie alle coraggiose denunce delle vittime

Era già agli arresti domiciliari, ma ora, su di lui, pesano tante altre accuse. 70enne, pisano, conosciuto come presidente di un'associazione che si occupa di rievocazioni storiche. Per gli inquirenti un vero e proprio mostro, capace di proseguire la sua attività criminale anche se sotto controllo.

Il presunto colpevole di violenza sessuale aggravata e continuata su minore, produzione continuata di materiale pedopornografico, adescamento di minore e interferenza illecita nella vita privata, avrebbe commesso abusi e reati su sei iscritti all’associazione, tutti minorenni al momento dei fatti.

L'indagine sul 70enne era nata da una costola del procedimento penale che lo aveva già posto agli arresti per detenzione di materiale pedopornografico (ottobre 2020). Sempre in quel procedimento, l'uomo era anche indagato per atti persecutori e atti sessuali ai danni di una minorenne: la prima delle sei vittime a denunciare. Procedimento che aveva condannato in primo grado il 70enne a due anni e otto mesi di reclusione.

Le indagini, durate quasi un anno e trasferite per la gravità dei reati contestati alla Procura Distrettuale di Firenze, eseguite dalla Squadra Mobile pisana, sono riuscite a far luce sulla rete di relazioni che l’uomo avrebbe intrattenuto tra il 2015 e il 2020 con alcuni membri dell’associazione, relazioni subdole e di evidente carattere sessuale.

L’analisi dei device sequestrati all’indagato, all’atto della perquisizione in casa e del suo arresto, ha consentito quindi l’apertura di un fronte investigativo su una mole cospicua di fotografie di alcune ragazzine dell’associazione. Scatti che l’uomo si sarebbe procurato durante gli allenamenti in palestra o durante alcune vacanze organizzate dall’associazione all’Isola d’Elba, e che poi avrebbe provveduto ad elaborare attraverso dei programmi informatici, cancellando il vestiario alle ragazzine e sostituendoli con l’apposizione di organi genitali (pratica nota come deepnude).

Ma gli approfondimenti ulteriori hanno consentito di ricostruire condotte dell’indagato ben più gravi, ricavati dal contenuto della chat di Whatsapp, Facebook e Instagram che l’uomo intratteneva con alcune ragazzine minori iscritte.

Il contenuto delle chat, dall’esplicito tenore sessuale, hanno consentito agli investigatori della Squadra Mobile di Pisa di ricostruire il modus operandi dell’individuo che, attraverso lusinghe e complimenti inopportuni, riusciva a farsi amiche le minori per poi indurle, in alcuni casi, a compiere atti sessuali. Il tutto approfittando anche del rapporto di fiducia intrattenuto con le stesse per la sua posizione. In due circostanze, gli approcci, da verbali sono divenuti anche fisici, con palpeggiamenti delle parti intime delle vittime, mentre si trovavano nella palestra dell’associazione.

In una circostanza, la più grave, il 70enne avrebbe anche concesso a du eragazzi dell'associazione per fare sesso. l'uomo avrebbe poi filmato il tutto con microcamere piazzate nella camera da letto, poi ritrovate dalla Polizia di Pisa in fase di perquisizione insieme ad enormi quantitativi di materiale pornografico, oggetti sadomaso ed anche una pistola illegalmente detenuta.

Decisive, per la ricostruzione del quadro indiziario (sette i capi di imputazione), sono state, oltre all’analisi dei dispositivi elettronici e degli hard disk sequestrati, anche le coraggiose testimonianze delle vittime.

L’indagato è attualmente ai domiciliari, nei prossimi giorni comparirà davanti al Gip di Firenze per rendere l’interrogatorio di garanzia. 

redazione.cascinanotizie