"Acqua di Colonia" al Teatro Lux di Pisa, in scena anche una profuga

Cultura
Cascina
Venerdì, 9 Dicembre 2016

"Acqua di colonia" è lo spettacolo che andrà in scena questa sera, venerdì 9 dicembre, alle ore 21:00, al Teatro Lux, in Piazza Santa Caterina a Pisa. Un debutto che vede

Lo spettacolo fa parte della rassegna "Autunno in folk", organizzato dall'Associazione Pisa Folk Festival. 

Acqua di Colonia affronta il tema controverso e discusso del colonialismo italiano, descrivendo l’attualità odierna che affonda le proprie radici nel tessuto storico della società italiana. Se durante il colonialismo “l’Africa” era per la popolazione italiana un concetto o una pura astrazione, così oggi: i profughi, i migranti, che ci troviamo intorno, sull’autobus, per strada sono astratti, immagini, corpi, realtà la cui esistenza è irreale. Lo spettacolo della Compagnia Frosini/Timpano farà il suo debutto regionale, proprio in occasione dell’Autunno in Folk al Teatro Lux, in Piazza Santa Caterina alle ore 21:00 .

“ Nella prima parte di Acqua di colonia abbiamo voluto un ospite nero , in scena con gli attori. Non un attore a sua volta, ma una figura silenziosa senza diritto di parola. – spiega il regista Daniele Timpano –  L'ospite, ad ogni replica diverso, viene trovato di volta in volta nelle città in cui si rappresenta lo spettacolo. Una persona nera, se possibile originaria di una ex colonia italiana in Africa, preferibilmente donna, preferibilmente afro-italiana di seconda generazione, o comunque qualcuno che sia in Italia da qualche anno e capisca bene l'italiano.” “ Preferiamo che l'ospite non conosca lo spettacolo e lo ascolti in scena per la prima volta, ma cerchiamo di incontrarci, conoscerci prima e parlarne insieme. – continua il regista –  Il discorso non è affatto pornografico : non vogliamo mettere in crisi la persona ospite, ma lavorare sulla percezione stereotipa, sui pregiudizi, sui sensi di colpa e sul buonismo di chi guarda, sulle inevitabili proiezioni che facciamo, nostro malgrado: da italiani, da occidentali, su un corpo nero.  La Cooperativa sociale Paim ha capito lo spirito dello spettacolo e le caratteristiche salienti del nostro ospite silenzioso e ci ha subito fornito, tra i numerosi profughi che accoglie, una donna che faceva al caso nostro: l’ospite, che alloggia in una struttura di Vicopisano, non ha difficoltà linguistiche, è madre e quindi comprende bene il ruolo e la forza di una donna, tema che emerge in maniere lampante dallo spettacolo. “ 

“ Attraverso questa figura, inchiodata sul palco, su quella minuscola sedia, mentre Frosini e Timpano scorazzano a destra e a manca, ecco si vive un'esperienza neo-colonialista. – interviene il Presidente della Cooperativa Paim, Giancarlo Freggia Acqua di colonia mette in crisi l’ideologia dominante attraverso una scrittura scenica capace di descrivere l’attualità affondando le radici nel tessuto storico della società italiana. Una serie di eventi assopiti, che, nonostante tutto, plasmano ancora oggi il nostro immaginario insinuandosi in frasi fatte e luoghi comuni. Siamo contenti di collaborare alla riuscita di questo spettacolo con la nostra ospite in scena domani perché crediamo che il tema venga trattato in maniera eccelsa sotto diverse angolazioni : il testo infatti analizza su più fronti il fenomeno , passando dal punto di vista puramente fattuale che ha visto l’Italia interessarsi all’espansione coloniale per innalzarsi al livello delle altre potenze europee, fino a quello culturale e sociale, profondamente impregnato da propaganda, pubblicità, luoghi comuni diffusi e superficiali.

luca.doni