"Amianto in Valdera, no grazie". Legambiente contro l'uso della discarica di Chianni

Cronaca
Chianni
Sabato, 21 Dicembre 2019

"Chiediamo ancora una volta che il bene pubblico prevalga sul bene privato e quindi venga rispettato il protocollo sottoscritto dalla Regione Toscana insieme alla Provincia di Pisa e ai Comuni di Chianni, Lajatico e Terricciola per garantire la realizzazione delle opere necessarie alla chiusura in sicurezza dell'ex discarica di Chianni, senza apporto di altri rifiuti"

Con una nota Legambiente Valdera si schiera contro l'utilizzo della ex discarica di Chianni, nuovamente pronta, sembrerebbe, a ricevere 300 mila tonnellate di rifiuti contenenti amianto e altre tipologie di rifiuto.

Scrive Legambiente Valdera.

"A distanza di 2 anni, i gestori della discarica della Grillaia tentano nuovamente di aprire i loro scrigni per riempirli di oro e portare in dono ai cittadini della Valdera 300.000t di rifiuti edili contenenti amianto e 51.000t di altre tipologie di rifiuto.

La discarica della Grillaia nacque nel 1990 nel Comune di Chianni per smaltire in un tempo limitato 350.000mc di Rifiuti Solidi Urbani ma, una volta ottenuta l’autorizzazione, con successive varianti al progetto iniziale, la volumetria della discarica arrivò a 1.500.000mc e vi furono smaltiti 1.956.000t di varie tipologie di rifiuti (compresi i fanghi conciari). Dalla chiusura della discarica, avvenuta nel 1998, più volte gli Enti hanno evidenziato anomalie e mal funzionamenti alla Grillaia, sottolineando come i proprietari stavano gestendo in modo non corretto l’impianto disattendendo varie prescrizioni.

La Nuova Servizi Ambiente, non avendo le risorse economiche necessarie alla realizzazione dei lavori di chiusura definitiva della discarica ed eseguire il post-gestione trentennale, ha chiesto l’autorizzazione a smaltire Rifiuti Contenenti Amianto (RCA) per una volumetria di 270.000mc in un periodo stimato di 6 anni, ma ormai è ben noto come, una volta ottenuti i permessi a conferire nuovi rifiuti, non vi sarà limite alla fantasia di questi pseudo-imprenditori.

Purtroppo, possiamo ricordare quanto accaduto nella vicina discarica del “Tiro a segno” nel comune di Cascina dove ECOFOR Service nel 2011 ottenne il permesso a smaltire rifiuti inerti per 24 mesi ma, una volta ottenuta l’autorizzazione, presentò richiesta di conferire al posto degli inerti, rifiuti contenenti amianto. Oggi, a distanza di 9 anni e dopo aver accollato al Comune 14 dei 30 anni di monitoraggio della discarica, il gestore continua a conferire RCA avendo ottenuto, a più riprese, la possibilità di aumentare la volumetria di rifiuti smaltibili passando dagli iniziali 21.600mc agli attuali 254.000mc corrispondenti a circa 337.820t.

Visti i precedenti storici chiediamo ancora una volta che il bene pubblico prevalga sul bene privato e quindi venga rispettato il protocollo sottoscritto dalla Regione Toscana insieme alla Provincia di Pisa e ai Comuni di Chianni, Lajatico e Terricciola per garantire la realizzazione delle opere necessarie alla chiusura in sicurezza dell'ex discarica di Chianni, senza apporto di altri rifiuti.

Possono star sicuri i Sindaci di questi territori che, finche si muoveranno all’interno del protocollo sottoscritto, non saranno lasciati soli e se sarà necessario manifestare in qualsiasi luogo, noi e molte migliaia di quei cittadini che nel 2015 avevano sottoscritto l’appello alla Regione Toscana, saremo là a sostenerli; ci ricorderemo altresì di coloro che si prenderanno gioco delle promesse fatte a coloro che vivono, lavorano e investono quotidianamente in questi territori".

redazione.cascinanotizie