Ancora interrogativi sul futuro del Teatro di Cascina

Politica
Cascina
Mercoledì, 5 Ottobre 2016

Solitamente in questo periodo dell’anno il programma del cartellone Teatro ON viene reso pubblico. Buscemi, Presidente della Fondazione Sipario Toscana onlus, ha annunciato, però, che verrà lanciato la settimana prossima. Attenderemo ancora, ma si deve ricordare che i teatri di Pisa e Pontedera, ad esempio, hanno già affisso le locandine degli spettacoli 2016-2017 da un bel po’ di tempo.  In tutto questo c’è stato anche un vivace scambio di opinioni fra Donatella Diamanti, Direttrice artistica della Città del Teatro, e il neo-presidente Buscemi, apparso domenica su “Il Tirreno”.

Riportiamo gli spinosi temi sollevati in comunicato inviatoci in redazione da Rosanna Magrini, Annastella Giannelli, Stefano Tognarelli, attori/rici e operatori/rici teatrali. Andiamo per punti: uno degli argomenti dibattuti, scrivono, è il famoso sconto sui cachet delle compagnie che si esibiranno nel corso della stagione teatrale, fissato, per ora, intorno al 20%, per far fronte alla situazione economica non florida delle casse del teatro. Non tutte le compagnie hanno accettato questa riduzione e pertanto chiedono: chi ha rinunciato, come verrà rimpiazzato? Sborserà denaro direttamente Buscemi o la fondazione stessa? Se fosse la seconda opzione non sarebbe di certo un guadagno per il teatro. Oppure: verranno sostituiti con spettacoli di Buscemi stesso, che, come tutti sanno, anch’egli è un noto attore di teatro? Questa domanda non è del tutto retorica o volutamente sarcastica, perché lo stesso Buscemi, ricordano, ha riferito di voler inserire alcuni spettacoli di propria produzione nella rassegna apposita per le scuole. Buscemi ha precisato subito, dicono, anche che la proposta verrà vagliata dalla Direttrice artistica e, se lo farà, lo farà a titolo gratuito. Lo faranno anche gli attori che lavorano con lui? E l’allestimento? Tutto gratuito?  Il dubbio per ora permane in sospeso e si augurano che venga chiarito il prima possibile.

Secondo punto: Buscemi ha riportato che “bisogna saper distinguere i numeri reali da quelli che si possono eventualmente enunciare per fini di propaganda” -  e prosegue – “che ogni bravo giornalista sa fare magie con i numeri, rendendo digeribile e apprezzabile qualsiasi bilancio di gestione”.  Anche qui si è focalizzata l’attenzione dei tre attori, preoccupati, ancora una volta: il debito ammonterebbe a 1.400.000,00 euro ma è possibile che sia effettivamente sfuggito al Mibact, alla Regione, all’amministrazione comunale e al revisore contabile? Come fa il nuovo cda a conoscere la cifra esatta dell’ammontare del debito se le operazioni di verifica ancora non sono concluse?

La Diamanti ha dichiarato che nella precedente stagione era riuscita a coinvolgere in tutto ben 72.600 presenze. Buscemi ha detto che le porterà a 80.000 ma incalzano dicendo che “non è ancora più sorprendente il suo grado di approssimazione dato che ci invita a fare attenzione ai numeri? È a conoscenza del fatto che quei dati non sono stati redatti dalla direzione artistica ma ricavati dalla somma dei biglietti venduti in sede e fuori sede, e che i computer, almeno loro non dovrebbero avere posizioni ideologiche?

Inoltre, ricordano che lo spettacolo di Marco Travaglio “Perché NO” è stato portato in Piazza dei Caduti di Cascina gratis. Dato che la nuova amministrazione è decisamente schierata verso il NO rimane da chiedersi se non fosse una presa di posizione politica, o se lo spettacolo non abbia fatto da propaganda per la nuova gestione, comunale e non solo, per non parlare del costo e del suo impatto sul debito già esistente.

Attinente allo stesso argomento, aggiungiamo l’interrogazione al Sindaco e alla Giunta del consigliere comunale Fabio Poli, esponente del Partito Socialista Italiano di Cascina, in merito all’apertura di un “Centro di formazione per la danza e le arti”, annunciato dal cda del Teatro sulla stampa locale e sui social-media. Le richieste specifiche mirano a sapere se l’assegnazione degli spazi di questo centro artistico sia stato fatto tramite normale bando pubblico e se sì, in base a quali criteri e modalità e a quanto ammonterebbero le spese della struttura e dall’uso della stessa. Data la situazione economica del Teatro, è bene andare a fondo con trasparenza e non escludere, eventualmente, soggetti terzi interessati.

jacopo.artigiani