Antiabortisti nei consultori: sabato 25 maggio manifestazione a Pisa

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 24 Maggio 2024

La promuove Non Una di Meno. Partenza alle 15.30 da Piazza Vittorio Emanuele II

Ha scritto Non Una di Meno Pisa.

Dopo la potente assemblea pubblica del 22 maggio in cui abbiamo unito le nostre voci ed esperienze sul tema del diritto all'aborto e della salute, portiamo in piazza la nostra rabbia e le nostre rivendicazioni.

A Pisa ci troveremo il 25 maggio partiremo da piazza Vittorio Emanuele alle 17:30 per una passeggiata arrabbiata.

Scendiamo in piazza:
Contro l'ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori.
Contro questo governa fascista e reazionario che vuole sovradeterminarci nelle scelte e recintarci in ruoli prestabiliti.
Contro il tentativo di riaffermare un ordine patriarcale fatto di dominio e sopraffazione.
Contro la chiesa che, vergognosamente, paragona i contraccettivi ad armi, strumenti che uccidono, trattandoci come criminali assassine.
Contro chi, ancora oggi, afferma che l'aborto è un delitto, non un diritto.
Contro chi parla di noi, per noi, su di noi. Perché di ciò che ci riguarda parliamo e decidiamo solo noi!

Scendiamo in piazza:
Per consultori pubblici e laici che riconoscano la loro genealogia nel femminismo.
Per l'aborto libero, sicuro e gratuito per tutte e tuttə.
Per il diritto di accesso all'IVG farmacologica e alla contraccezione gratuita.
Per il diritto all’autodeterminazione sui nostri corpi, per scelte libere e consapevoli.
Per ribadire che non siamo incubatrici ma persone con progetti, desideri, immaginari propri.
Per la libertà di criticare, dissentire, protestare chi vuole schiacciarci, annullarsi, uniformarci.
Per tutto ciò che tentano di levarci e per tutto quello che, ancora, abbiamo intenzione di riprenderci.

Di fronte a questi attacchi sui nostri corpi e le nostre vite non restiamo zitte: I CONSULTORI SONO NOSTRI!

 


Di seguito l'appello dei nodi toscani e le iniziative del fine settimana.

Dopo l'approvazione in Senato il 23 aprile scorso dell'emendamento al Decreto legge 19/2024, le Regioni potranno collaborare con associazioni antiabortiste per l'organizzazione dei servizi consultoriali.

La nostra Regione, con una dichiarazione dell'assessore alla Salute Simone Bezzini prima, e del Presidente Eugenio Giani dopo, esclude fortemente di avvalersi della possibilità prevista dall'emendamento, che considerano “assolutamente sbagliata”.

Come nodi toscani del movimento transfemminista di Non Una di Meno, che dal 2017 si battono per il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, ricordiamo come purtroppo, pochi anni fa, la Regione Toscana provò, con la delibera n. 1186 del 30/10/2017, ad erogare ben 195.000 euro al Forum Toscano delle associazioni per i diritti della Famiglia, un enorme gruppo di associazioni antiabortiste che di lì a 3 anni avrebbero dovuto collaborare con i consultori pubblici in materia di supporto alle gravidanze difficili.
Per più di due mesi abbiamo protestato durante i consigli regionali per chiedere che questo finanziamento venisse bloccato, in nome del diritto delle donne e della comunità Lgbtqia+ ad autodeterminarsi nelle proprie scelte di vita e di salute, senza il timore di dover essere stigmatizzate e perseguitate per aver deciso di interrompere la gravidanza.

Se questo cambio di passo della Regione è mosso realmente dall’idea che l’interruzione volontaria di gravidanza sia un diritto inalienabile e che i consultori e gli ospedali debbano fare di tutto per permettere un accesso rapido, senza stigma e senza giudizio al servizio, con protocolli allineati con le ultime linee guida dellOMS, allora chiediamo che la Regione Toscana provveda urgentemente alla convocazione di un tavolo tecnico che definisca i nuovi protocolli applicativi della RU486 (risalgono al 2020), al fine di consentire lavvio delle procedure "at home per l'aborto farmacologico. Questi protocolli prevederebbero l'introduzione dell’IVG farmacologica proprio nei consultori, quegli spazi tanto contesi in queste settimane e negli anni a venire.

Questo mese scenderemo in piazza in tutte le città d’Italia per ribadire che solo noi possiamo decidere sui nostri corpi e sulle nostre gravidanze. Saremo all’interno dei consultori, che devono tornare a essere luoghi femministi in cui tuttə, dalle operatrici sanitarie alle persone che li attraversano, stiano al meglio: lottare per i consultori significa anche lottare per un trattamento dignitoso delle persone che lavorano nella sanità. Rilanciare il ruolo del consultorio significa muoversi contro il degrado dei servizi sanitari pubblici, rimettendo al centro l'importanza della prevenzione, della tempestività degli accertamenti diagnostici e delle cure. Significa tornare a umanizzare la sanità, valorizzare la relazione e l'ascolto, ridimensionando gli aspetti burocratici e medicalizzati nei processi verso la salute di tutt*

A Pisa ci troveremo il 25 maggio partiremo da piazza Vittorio Emanuele alle 17:30 per una passeggiata arrabbiata.
A Siena ci troveremo il 25 Maggio alle ore 17.30 per un FLASHMOB nelle piazze del centro città.
A Livorno ci saranno volantinaggi informativi davanti ai consultori durante la settimana.
A Firenze verrà organizzata un’assemblea pubblica sul controllo dei corpi e la situazione rispetto all’interruzione volontaria di gravidanza tra Italia e Palestina, in piazza San Marco, all'acampada, mercoledì 22 alle 19:00.
A Massa ci sarà un presidio il 25 maggio alle 17:00 sotto il palazzo comunale con interventi e musica
A Prato il 25 maggio alle 11.30 davanti al centro salute donna verrà organizzato un sit-in.
A Lucca il 25 maggio un presidio davanti al consultorio, orario da confermare.
A Pistoia il 25 maggio ore 17 manifestazione a partire da Piazza San Francesco.

Non Una di Meno Pisa
Non Una di Meno Firenze
Non Una di Meno Pistoia
Non Una di Meno Mugello
Non Una di Meno Livorno
Non Una di Meno Siena
Non Una di Meno Lucca
Non Una di Meno Massa Carrara
Non Una di Meno Prato

 

redazione.cascinanotizie