Appalto biblioteche universitarie, a rischio posti di lavoro

Economia
PISA e Provincia
Giovedì, 29 Febbraio 2024

L'Università di Pisa ha comunicato ai Sindacati la riduzione del 45% dei servizi esternalizzati per le biblioteche d'ateneo: a rischio posti di lavoro o dimezzamento degli stipendi

Questo il comunicato della FLC CGIL

In questi ultimi giorni sono avvenuti fatti gravissimi in Toscana, la violenza e la repressione degli studenti a Pisa, il disastro del cantiere di Firenze con la morte di alcuni operai. Storie di cronaca che non vorremmo mai aver visto e letto e per le quali il Rettore Zucchi e l'Università di Pisa hanno preso una posizione netta e importante di distanza dai fatti violenti di venerdì 23 Febbraio, di solidarietà ai lavoratori, di comprensione di situazioni difficili del mondo del lavoro, come i subappalti. 
Ma nel frattempo quale rotta sta prendendo il nostro Ateneo? Proprio mentre i comunicati stampa vanno nella direzione appena descritta, nelle stanze del rettorato si decide di iniziare a tagliare su un appalto, quello delle biblioteche e di conseguenza di tagliare qualche posto di lavoro, ma forse non si è capito fino in fondo quello che si sta facendo. 
L'incubo dei lavoratori dell'appalto delle biblioteche è iniziato prima di Natale, quando non hanno avuto certezza della proroga dell'appalto in scadenza il 31 Dicembre 2023.
In quelle settimane erano anche intervenuti a difesa dei lavoratori in appalto i rappresentati del personale tecnico amministrativo in Senato accademico e, in particolare, in Consiglio d’amministrazione.
Successivamente, il 4 Gennaio è arrivata una mail delle cooperative che gestiscono l'appalto, nella quale avvertivano i lavoratori dell'avvenuta proroga e comunicavano l'orario di lavoro. Nel frattempo la Filcams CGIL di Pisa aveva più volte chiesto incontri all'Università, inviando mail per segnalare la situazione e ricevere chiarimenti. I dirigenti dell’Ateneo hanno ricevuto la Filcams Cgil soltanto a fine Gennaio, per dire che sul futuro capitolato di gara sarebbero stati disponibili a costruire un percorso volto alla salvaguardia dell'occupazione, nonostante una situazione complicata dal punto di vista del bilancio e che perciò avrebbero provato a confrontarsi in più incontri tra Marzo, Aprile, forse anche Maggio trovando una soluzione.
Invece nella giornata di martedì 27 Febbraio l'Università convoca la Filcams CGIL di Pisa e comunica che il futuro capitolato di gara andrà a tagliare oltre il 45% degli attuali servizi esternalizzati di biblioteca. Questo significa che con la nuova gara potrebbero perdere il posto di lavoro circa 13 persone, oppure che i 27 lavoratori delle biblioteche perderanno circa la metà dello stipendio, arrivando a buste paga di circa 400€ al mese. Nessuna delle due ipotesi è accettabile. Soprattutto nessuno si aspettava che questo Rettore e la nostra Università potessero andare verso questa scelta disumana, perché altro non è.
Sappiamo che sarà indetto un concorso per assumere personale di biblioteca in Università, ma questo sopperisce ad una mancanza di organico che da anni deve essere risolta. Le assunzioni non serviranno certo a svolgere quello che ogni giorno svolgono i lavoratori esternalizzati nei servizi in appalto all'interno del Sistema Bibliotecario di Ateneo. Impoverire i servizi bibliotecari, e di conseguenza le biblioteche, significa andare verso un'Università che non è più comunità e ricerca, ma sempre di più un anonimo campus, che potrebbe esistere a Pisa o altrove. Ormai la crisi di cultura è arrivata anche in nel nostro Ateneo.

 

redazione.cascinanotizie