Assalto ad una festa di laurea con bastoni e coltelli, le reazioni della politica
Una festa di laurea privata a Pisa assaltata da circa 8 persone con manganelli, bastoni e coltelli, una violenza inaudita, alcune reazioni di esponenti della politica locale
E' accaduto all'interno di una palestra dove si stava svolgendo una festa di laurea privata, ad un certo momento due persone hanno cercato di entrare pur non invitate, sono state respinte, dall'interno sono stati chiamati i Carabinieri, ma nel frattempo i due "abusivi" hanno chiamato rinforzi, arrivati con armi improprie come bastoni e coltelli, ne è nata una violenta rissa.
Su questo ennesimo atto di violenza in città si esprimono due esponenti del PD: Matteo Trapani e Antonio Mazzeo
Questo l'intervento del Presidente uscente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo
Doveva essere una festa, un momento di leggerezza e di orgoglio per un traguardo raggiunto.
Si è trasformata invece in una scena di violenza insensata.
A Pisa, durante una festa di laurea, un gruppo di persone armate di mazze, martelli e coltelli ha fatto irruzione aggredendo i presenti. Dieci ragazzi feriti, alcuni in modo grave.
Tutto è nato da un pretesto banale: due non invitati che tentano di entrare, un rifiuto, qualche parola, poi l’escalation. In pochi minuti arrivano altre auto, sette o otto persone armate che sfondano le porte e colpiscono chiunque trovino davanti. Ragazzi e ragazze costretti a fuggire, a nascondersi, a difendersi da una violenza cieca e codarda.
Una notte che poteva finire in tragedia e che lascia una ferita profonda in tutta la città.
Non è una rissa, non è un episodio isolato. È il sintomo di un problema serio, che riguarda Pisa: la sicurezza reale, quella che si misura nella vita quotidiana delle persone.
E su questo la destra, che governa la città da sette anni, ha fallito.
La sicurezza non si garantisce a colpi di slogan. È un diritto, e per tutelarlo servono presenza, prevenzione, investimenti e responsabilità.
Servono più agenti, più strumenti, più risorse per chi ogni giorno lavora in prima linea.
Ma serve anche un Governo che smetta di tagliare fondi ai Comuni e alle forze dell’ordine, e che investa davvero sulla sicurezza delle persone, non sui Cpr: strutture costose, inefficaci e inutili, che non hanno mai reso più sicura nessuna città.
Credo in un’altra idea di sicurezza: quella che nasce dalla presenza dello Stato ma anche dalla forza della comunità.
Perché la vera sicurezza non si conquista solo con le pattuglie, ma con scuole aperte, spazi vissuti, negozi aperti, servizi che funzionano, quartieri curati e opportunità per i giovani.
Dove c’è vita, dove c’è dignità, la violenza perde terreno.
Ai ragazzi feriti e alle loro famiglie va tutta la mia vicinanza.
Alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine il mio ringraziamento per il loro lavoro quotidiano.
Non possiamo rassegnarci a un Paese dove chi studia o lavora debba avere paura di vivere la propria libertà.
Pisa, la Toscana e l’Italia devono restare luoghi dove la civiltà è più forte della violenza, e dove la sicurezza è davvero un diritto di tutti.
Questo il comunicato di Matteo Trapani, candidato del PD a Pisa e provincia
Pochi giorni fa denunciavo, ancora una volta, l’insicurezza che si vive a Pisa. In questi anni, da capogruppo in Consiglio comunale, abbiamo più volte segnalato lo stato di abbandono e di degrado in cui versa la nostra città: dal centro storico ai quartieri, dove sempre più spesso si registrano episodi di violenza, aggressioni, risse. E purtroppo, l’ennesimo fatto di cronaca lo conferma: una festa di laurea trasformata in una scena di violenza cieca, con ragazzi aggrediti da persone armate di mazze, martelli e coltelli.
Non è un caso isolato, ma il segno di un fallimento nella gestione della sicurezza cittadina. Pisa è diventata, troppo spesso, teatro di episodi che mostrano l’assenza di una strategia seria di prevenzione, di controllo, di presenza sul territorio. Solo qualche giorno fa il centro è stato scenario di nuove risse: tutto questo non può più essere considerato “normale”.
Serve una svolta vera. Pisa ha bisogno di tornare a essere una città sicura, viva, capace di offrire opportunità e non paura. Questo impegno deve partire dal livello locale — con un’amministrazione finalmente all’altezza — ma deve anche essere sostenuto con forza a livello regionale, da chi rappresenta Pisa e crede davvero in una sicurezza fatta di prevenzione, di presenza dello Stato, di comunità e di spazi vissuti.
Perché la sicurezza non si garantisce con gli slogan, ma con il lavoro quotidiano, con politiche che restituiscano dignità, partecipazione e fiducia ai cittadini. Pisa merita molto di più.