Assembramenti e niente controlli, Piazza delle Vettovaglie nel caos

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 12 Ottobre 2020

Duro comunicato del Gruppo Vendesi-Vettovaglie che accusa Comune e Prefettura di avere ceduto alla mala-movida

Con un comunicato senza tanti fronzoli il Gruppo Vendesi-Vettovaglie attacca le politiche di gestione della movida attuate dall'amministrazione comunale di Pisa, che in questa battaglia, insieme alla Prefettura, sembra avere mollato con una "Resa incondizionata alla malamovida e agli assembramenti"

 

Scrive il Gruppo Vendesi-Vettovaglie

L’Amministrazione Comunale e la Prefettura cedono su tutta la linea: controlli anti-assembramenti inesistenti, residenti prigionieri nelle proprie case e la malamovida di sempre 

Amministrazione Comunale e Prefettura hanno ceduto su tutta la linea; la resa alla situazione di degrado, agli assembramenti e al fenomeno della malamovida è totale. Le foto e i video dei residenti del centro storico, in particolar modo la zona più interessata dal fenomeno della movida, dimostrano la radicale assenza di controlli da parte di Polizia municipale e Forze dell’ordine e, in generale, la mancanza di una volontà chiara e univoca nell’assicurare una minima attività di monitoraggio efficace per la prevenzione del rischio di contagio da Covid-19.

Lo scenario è sempre lo stesso e, dopo l’estate, si è ripresentato puntualmente: i residenti del centro storico (specialmente P.zza Vettovaglie e zone limitrofe) si ritrovano nella «terra di nessuno», abbandonati ai comportamenti illegali e incivili più gravi e, soprattutto, esposti al rischio di diffusione del covid. La prevenzione del contagio non sembra interessare né l’Amministrazione comunale né l’ufficio territoriale del Governo.

Assembramenti imponenti di fronte ai locali (più di cento persone assiepate e strette nelle prossimità di ciascun locale), in larga misura privi di mascherine, che consumano alcol da asporto, nonostante l’ordinanza, ancora in vigore, che vieta la somministrazione di bevande alcoliche all’infuori dei tavolini. Il Comune ha concesso un significativo aumento dello spazio da adibire a sedute per i vari locali; questa doveva essere una risposta per garantire maggiore ordine, prevenire assembramenti, assicurare i controlli, senza deprimere le esigenze dei commercianti. Ma la misura ha fallito totalmente. Ad esempio, in P.zza Vettovaglie, nonostante il centro della piazza fosse interamente occupato da tavolini, all’esterno dei locali erano comunque presenti centinaia e centinaia di persone, così assembrate che il transito dai portici era ostruito.

Gli assembramenti erano così corposi (le foto sono impietose) che alcuni residenti della piazza hanno avuto difficoltà a fare ritorno a casa, perché l’accesso al portone era ostacolato dalla presenza di avventori dei locali, privi di mascherine e alcuni anche in evidente stato di alterazione da consumo di alcol. E’ stato così richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, immancabilmente senza alcun risultato.

Il Sindaco di Pisa ha dichiarato che questo fine settimana sarebbe stato un banco di prova. Con una media di 70 contagi soltanto a Pisa, peraltro in fasce di età interessate dalla movida, ci chiediamo come si possa ancora attendere una prova…La verità è che non si è stati in grado di prevenire, cioè di programmare attività di controllo mirate per ridurre le possibilità di diffusione del contagio, anche in ragione del fatto che il virus ora circola soprattutto nelle fasce giovani della popolazione, esponendo a pericolo tutte le altre.

In ogni caso, se era una prova quella che si attendeva, crediamo che la situazione verificatasi nel fine settimana sia sufficiente per svegliarsi – e di corsa – dall’immobilismo in cui sembra precipitata l’Amministrazione Comunale, che dopo molti roboanti proclami è tornata a trincerarsi dietro i «vedremo», «considereremo», «valuteremo». Formule vuote che al fondo nascondono l’unico reale interesse di non entrare in collisione con le associazioni di categoria degli esercenti commerciali.

Siamo pienamente consapevoli che le responsabilità per la mancata prevenzione del rischio di diffusione del virus e per l’inesistente controllo del centro storico per il contrasto dei fenomeni criminali (traffico di sostanze stupefacenti; danneggiamenti) e di disturbo della quiete pubblica non sono esclusivamente riferibili all’Amministrazione comunale. L’altro Assente è anche la Prefettura, che avrebbe dovuto organizzare un assetto di forze dell’ordine sufficiente a garantire, coordinandosi con la Polizia Municipale, un adeguato monitoraggio anti-covid e anti-malamovida.

Il Gruppo Vendesi-Vettovaglie e il Coordinamento hanno ormai da tempo presentato le loro proposte, come quella di un presidio fisso in Vettovaglie, pattuglie mobili nelle ore più tarde della notte (dalle 00:00 alle 03:00); tutte proposte finalizzate a riportare questa parte di centro storico alla legalità, alla sicurezza e al decoro. Nessuna di queste proposte è stata evidentemente attuata.

A fronte di una situazione di inesistente impegno sul fronte del contenimento del rischio-contagio da movida, i sacrifici dei cittadini nelle scuole, negli uffici pubblici, nei luoghi di lavoro, nei mezzi di trasporto, nella vita concreta di tutti i giorni sembrano vanificati. L’amministrazione comunale e la Prefettura tollerano serenamente gli assembramenti alcolici di centinaia di persone nei giorni della movida, in cui tutto è sostanzialmente permesso. La beffa è grande per i cittadini.

Alla situazione di evidente pericolo per la salute pubblica, generatesi nel fine settimana, si aggiunge l’immancabile fenomeno della malamovida, che imperversa per il centro storico, sotto le abitazioni dei cittadini. Le scene sono sempre le stesse, innumerevoli volte documentate dai cittadini, costretti a tollerare comportamenti di un’inciviltà agghiacciante e spesso penalmente rilevanti, rispetto ai quali non c’è alcuna seria reazione da parte delle istituzioni: vendita e consumo di stupefacenti a cielo aperto (qui tutto è permesso!), anche da parte di giovanissimi (appena diciottenni); utilizzo di spazi pubblici come latrine; assalti con calci e spallate alle serrande, in piena notte (la nuova moda dell’estate, che evidentemente diverte anche in autunno); cori da stadio dopo le 02:00, anche da parte di utenti della movida alcolica, seduti ai tavoli di locali, che tollerano tutto ciò senza intervenire.

L’Amministrazione e la Prefettura sanno e non reagiscono; e nell’attesa, domina degrado e insicurezza.

Foto da Facebook

 

redazione.cascinanotizie