Banca Popolare di Lajatico, 2021 chiuso con un utile record

Economia
Lajatico
Lunedì, 4 Aprile 2022

"Il Bilancio 2021 si caratterizza, innanzitutto, per una delle più alte quantità di utile netto conseguite nell’arco dei 138 anni di vita della Banca"

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lajatico, riunitosi in data 29 marzo 2022, ha approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2021 che sarà sottoposto all’esame ed all’approvazione dell’Assemblea dei Soci convocata per il 29/30 aprile prossimi.

Il Bilancio 2021 si caratterizza, innanzitutto, per una delle più alte quantità di utile netto conseguite nell’arco dei 138 anni di vita della Banca. Tale risultato è stato raggiunto sia per l’ottimo andamento dell’attività caratteristica che per una importante attività di recupero di crediti deteriorati pregressi, associata ad un miglioramento di scenario che ha consentito di recuperare parte delle svalutazioni effettuate lo scorso anno oltre il livello di normale prudenza in considerazione dell’emergenza pandemica.

Si sottolinea anche l’importante crescita dei volumi operativi, che hanno raggiunto l’importo di 2,2 miliardi - con particolare riguardo all’incremento fatto registrare dalla raccolta gestita –, ed il contestuale miglioramento dell’indice di produttività del personale; a ciò si associa una ulteriore riduzione dei margini di rischiosità del credito (NPL ratio).

Nel corso dell’esercizio la Banca è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi ordinari da parte della Banca d’Italia. La precedente ispezione risaliva all’autunno del 2014. I rilievi effettuati, aventi natura contabile, sono stati integralmente recepiti nel bilancio 2021.

Nel 2021 è proseguita la positiva espansione degli impieghi alla clientela, saliti a € 693,6 milioni, con un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata trainata soprattutto dall’ulteriore espansione dello stock dei mutui e finanziamenti (+2,4%), prevalentemente concessi per l’acquisto della prima casa e per erogazioni a sostegno della liquidità delle imprese.

L’andamento commentato comprende anche buona parte dell’attività svolta, dal marzo 2020 al dicembre 2021, a sostegno delle imprese e delle famiglie del territorio nell’ambito dell’emergenza pandemica; in tale contesto sono state processate oltre 2.057 richieste di “moratoria” riguardanti 267 milioni di euro di finanziamenti concessi, oltre a 1.571 richieste di erogazione di nuova liquidità per complessivi 96 milioni di euro.

Un ottimo incremento ha fatto registrare anche la raccolta diretta dalla clientela, che ha toccato il nuovo livello massimo mai raggiunto dalla Banca (€ 858,1 milioni), con una crescita annua di € 35,4 mln. (+4,30%). La raccolta indiretta si attesta a fine esercizio a € 547,9 mln. (+13,42% annuo), supportata da un eccezionale incremento della raccolta gestita (+25,85%); quindi la massa amministrata complessiva si attesta ad € 1.698 milioni per un incremento annuo del 9,67%.

Nel 2021 la Banca ha conseguito una ulteriore riduzione dell’incidenza dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi, portando il livello dell’indice “Npl ratio lordo” dall’8,61% di inizio anno al 7,75%; la consistenza complessiva dei crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, si è collocata a fine esercizio a € 32,9 mln. (€ 33,4 mln al 31 dicembre 2020).

In termini netti lo stock di sofferenze ammonta a fine anno a € 12,1 milioni, con un’incidenza sul totale degli impieghi passata dal 2,57% di fine 2020 all’1,74 %. Il coverage ratio delle sofferenze si è collocato al 52,56%, con una modesta riduzione, rispetto ai livelli di fine 2020 (52,92%), dovuta alla cessione pro-soluto di posizioni oggetto di svalutazione al 75% ed agli effetti del periodico write off contabile che ha interessato le posizioni ritenute interamente o parzialmente non recuperabili sulla base di elementi oggettivi.

Le inadempienze probabili nette sono aumentate nell’esercizio passando da € 15,2 milioni a € 19,9 milioni, anche per effetto dell’allineamento di classificazioni prospettate in sede ispettiva. Il livello di copertura si attesta al 32,28% (ex 35,73%); le inadempienze probabili si collocano al 31 dicembre 2021 al 2,87% del totale degli impieghi (2,24% a fine 2020).

Il livello medio di copertura sulle esposizioni in bonis è pari allo 0,70%, superiore alle medie di sistema. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sui mezzi propri si attesta al 41,93% con un leggero incremento rispetto all’anno precedente (39,85%).

La commentata dinamica dei volumi operativi, il “premio” conseguito attraverso i finanziamenti TLTRO III e la stabilità dello spread medio, hanno consentito un miglioramento del 5,8% del margine di interesse, al quale si è affiancato il nuovo progresso dei ricavi netti da servizi (+8,9% annuo), particolarmente sostenuti dal gettito derivante dall’attività di consulenza su servizi di investimento. La crescita degli utili derivanti dalla negoziazione dei titoli di proprietà ha contribuito a fissare il “margine di intermediazione” a 28,6 milioni con una crescita di 2,6 milioni pari al + 9,8%.

Il cosiddetto “costo del credito” ha avuto un andamento decrescente sia a seguito della minore percentuale di deterioramento delle posizioni rispetto alle previsioni, sia per la chiusura di talune posizioni a contenzioso con rilevazione di plusvalenze. La somma algebrica delle rettifiche e delle riprese riguardanti i crediti ha prodotto un costo a carico dell’esercizio pari a 4,3 milioni rispetto ai 7,6 milioni dell’anno precedente.

Il complesso dei costi operativi ammonta a 19,3 milioni facendo segnare un aumento di 2,1 milioni, metà dei quali sono imputabili ad oneri non ricorrenti. Tale andamento fa rilevare un leggero incremento del “cost income” che passa dal 66,37% al 67,66%. A proposito di tale indicatore auspichiamo un allineamento alla metodologia EBA da parte del sistema che al momento vede la presenza dei calcoli più disparati e personalizzati.

Il risultato lordo di gestione, per effetto delle dinamiche prima commentate, ha quindi fatto segnare un forte incremento, attestandosi a 5,0 milioni rispetto agli 1,1 milioni dell’anno precedente.

L’utile netto al 31 dicembre 2021 - dopo aver dedotto le imposte stimate a carico dell’esercizio – si attesta ad euro 3.653.399 che costituisce uno dei record nella storia ultracentenaria della Banca. Vista l’entità del risultato di esercizio, pur tenendo conto delle pregresse raccomandazioni rivolte al sistema bancario dall’Autorità di Vigilanza in tema di patrimonializzazione, si prevede la distribuzione di un dividendo pari a 0,40 euro per azione che esprime un rendimento del 2,1% rispetto al prezzo attuale di mercato del titolo. La parte dell’utile che sarà distribuita è pari al 21% mentre quella destinata alle riserve patrimoniali (euro 2.850.000) rappresenta il 78% del risultato di esercizio.

Con l’approvazione del Bilancio 2021 i mezzi propri della Banca sono pari a € 78,5 milioni e fanno registrare una riduzione di € 5,3 milioni in gran parte derivante dal decalage normativo del prestito subordinato e dagli aggiustamenti derivanti dall’applicazione dei principi contabili IFRS9 (phase in).

Al riguardo si segnala che la Banca utilizza il regime transitorio, volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9, previsto dal Reg. (UE) 2017/2395 così come modificato dal Reg. (UE) 873/2020 ed utilizza la facoltà di cui al paragrafo 7 bis dell'art. 473 bis. Il Cet 1 Ratio e il Total Capital Ratio si collocano rispettivamente al 14,13% e al 14,87% - in riduzione rispetto all’esercizio precedente (15,45% e 16,42%) – in misura comunque superiore ai requisiti richiesti dall’Autorità di Vigilanza. La variazione osservata è ascrivibile sia alla diminuzione dei Fondi Propri prima commentata - nei quali tuttavia non è stato ancora conteggiato l’utile non distribuito di periodo - sia all’aumento delle RWA.

 


Questo il nuovo organo di direzione della Banca Popolare di Lajatico

Da destra a sinistra: Antonio Vangelisti (Direttore Area Operations), Nicola Luigi Giorgi (Presidente), Daniele Salvadori (Amministratore Delegato), Barbara Ciabatti (Vice Direttore Generale), Gianpiero Lari (Vice Direttore Generale), Catiuscia Chellini (Direttore Commerciale).

redazione.cascinanotizie