Bruni (PD): “Dalla Rai alla Leopolda, la destra occupa lo Stato"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 22 Aprile 2024

Il consigliere: "Difendiamo la Leopolda”

Ha scritto Enrico Bruni, consigliere comunale a Pisa del Partito Democratico.

Dalla Rai agli spazi comunali, la destra al potere lavora per l’occupazione dello Stato e delle sue istituzioni. Con la lettera di sfratto all’associazione della Casa della città Leopolda la Giunta corona il suo sogno di fare un deserto di una delle migliori esperienze di socialità e cultura collettiva figlia della lungimiranza delle amministrazioni di sinistra.

In consiglio comunale la Giunta giustifica una operazione squisitamente politica, a dir poco squadrista, come un freddo atto amministrativo, “dovuto” a causa della scadenza della convenzione al termine dello scorso anno. Nel 2019 la Giunta Conti tornò indietro rispetto alla scelta di trasformare gli spazi della Leopolda in un mercato. Ci si chiede oggi perché questa soluzione non possa essere intrapresa, con un rinnovo della convenzione all’associazione gestrice che garantirebbe la continuità dell’esperienza della Casa della città Leopolda.

Vogliamo rompere ogni ambiguità: la Leopolda non è solo un contenitore di associazioni o un affittacamere, ma una visione complessiva di socialità e cultura collettiva nata dalla rete delle associazioni che ne gestisce gli spazi. Rigettiamo totalmente l’idea sbagliata di chi vorrebbe gestire la cosa pubblica come il cda di un’azienda.

Il passaggio di un’esperienza così grande e così duratura come la Leopolda alla Patrimonio Pisa mostra oggi la totale mancanza di una visione alternativa di cultura a quel poco che è riuscito a salvarsi degli anni di amministrazione di sinistra. Anche dalla discussione in Consiglio emerge l’assenza di un progetto che collochi l’esperienza Leopolda in un nuovo contesto culturale, ma anzi sembra che la Giunta desideri abbandonare la precedente esperienza associativa cedendo a logiche di mercato e capitalistiche.

La Leopolda, con il suo carico di storia ed esperienze, sparirà. E diventerà un'altra scatola vuota. Il nostro primo obbiettivo oggi deve essere quello di tutelare l’esperienza della Casa della città Leopolda nella sua interezza, quindi la rete associativa e i lavoratori coinvolti. La Giunta non può lavarsi le mani, assieme alla rete di associazioni, la Giunta spazzerà via anche le sorti dei tre lavoratori a tempo indeterminato assunti dall’associazione Casa della città Leopolda. Quale futuro per queste persone e le loro famiglie. Abbiamo depositato su questo un argomento in commissione per colmare il vuoto aperto dalla Giunta.

 

redazione.cascinanotizie