Bruni (PD): bando contributi all'affitto d'agosto? Anche no
La Nazione il sindacato degli inquilini Sunia CGIL Pisa interviene sul bando per il contributo affitto pubblicato dal Comune di Pisa in pieno agosto ed Enrico Bruni del PD chiede maggiore concertazione con i sindacati degli inquilini
Questo il comunicato integrale
Lo diciamo da anni: pubblicare un bando così delicato e importante in pieno agosto rischia di penalizzare chi ha più bisogno di aiuto, famiglie che spesso si trovano in difficoltà a reperire informazioni o a compilare le domande senza assistenza, proprio nel periodo più complicato dell’anno. Pubblicare i bandi ad aprile o maggio, come avveniva in passato, sarebbe una proposta di buon senso che raccogliamo e rilanciamo.
Emerge con forza anche un’altra questione: l’assenza totale di concertazione tra amministrazione comunale e sindacati. Fino a dieci anni fa realtà come il Sunia, il Sicet o l’Unione Inquilini venivano coinvolte, informate e messe in condizione di aiutare le persone. Oggi sono ignorate dalla Giunta e in particolare dall’assessora al sociale. L’anno scorso il 77% delle domande è rimasto fuori, e già allora, insieme alle altre forze di opposizione e sindacali, avevamo sollecitato la Giunta a riaprire un canale strutturato di comunicazione con i rappresentanti sindacali per stabilire criteri più adeguati di gestione del bando. Nulla è cambiato.
A tutto questo si aggiungono alcune criticità del bando 2025 che non possono essere ignorate. Le procedure di accesso sono complesse, specialmente per chi ha ISE pari a zero, con documentazione articolata da produrre e caricare online. Anche chi viene ammesso in graduatoria non ha alcuna certezza di ricevere il contributo: tutto dipende dalla disponibilità dei fondi, e l’importo massimo liquidabile è stato fissato sotto i limiti teorici previsti dalla Regione. Inoltre, l’assenza di comunicazioni dirette agli interessati – sostituite da pubblicazioni online – rischia di escludere di fatto chi non ha strumenti digitali o competenze per orientarsi nei portali.
Non è accettabile che le decisioni vengano prese senza confronto con chi ogni giorno è al fianco delle persone in difficoltà. E non è accettabile nemmeno il rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione. Se davvero i vincoli temporali imposti da Firenze rendono difficile pubblicare il bando in primavera, perché il Comune o le forze politiche che siedono in consiglio comunale a sostegno della maggioranza non chiedono un confronto istituzionale per rivedere le regole?
Se davvero si vuole aiutare chi è in difficoltà, serve cambiare metodo, ascoltare chi è sul campo, uscire dalla logica dell’autosufficienza.